20/02/2008

SGRUNT…

Vediamo un po' di fare due conti…

Durante il mese di dicembre mi sono beccato:

  • n° 2 coliche renali causate da calcoli al rene destro
  • infiammazione all'uretere destro causato dai residui della frammentazione dei suddetti calcoli
  • influenza

Vediamo un po' a gennaio:

  • una bella tonsillite curata malissimo a causa di un farmacista stupido e della sua "meravigliosa" preparazione

A febbraio invece:

  •  ricaduta di tonsillite (me ne bastano un paio di altre durante il prossimo anno per ciucciarmi un bel tampone vs stafilococco + penicillina…)
  • raffreddorissimo totale con apnea notturna

Che dite? Ci arriverò a marzo?

SGRUNT! :-\

05/02/2008

Piccoli, piagnucolosi, viziati e soli

A chi mi riferisco? Ovviamente a noi stessi…

Chi mi conosce sa che non sono religioso, sono nato e cresciuto nel paese più cattolico del mondo, in una regione estremamente cattolica, in una provincia spudoratamente sottomessa alla chiesa cattolica e in un comune da sempre governato dalla democrazia cristiana.
Potevo non trovarmi stampigliato addosso fin dalla nascita il bollino di cristiano cattolico?

Ciò nonostante la mia non è mai stata una famiglia molto osservante o praticante, diciamo che nell'arco dell'anno gli unici obblighi religiosi sono sempre stati la processione del venerdì santo, la ricorrenza del bacio delle candele di S. Biagio e quella dell'imposizione delle ceneri. Il resto non conta, Natale o Pasqua non sono importanti, ma quelle ricorrenze vanno rispettate pena l'essere depennati dal testamento :D

Devo confessare che questi tre eventi non mi hanno mai pesato troppo, è una delle poche occasioni in cui farsi un giretto a piedi in centro all'amato paesello con i miei famigliari, ripercorrendo ogni volta le memorie storiche del borgo.
Si tratta di storie che avrò sentito da mio padre millemila volte, ma che risentirei volentieri altri milioni di volte, storie semplici di gente semplice vissuta in un piccolo paesino delle pianura padana.

Sono storie di difficoltà, di duro lavoro, di semplici piaceri e di grandi sofferenze, ma sempre vissute con qualcuno al proprio fianco, un mondo dove il concetto di solitudine e noia non esistevano proprio.
Se penso a quei tempi e li confronto con il mondo attuale onestamente non posso fare a meno di vedere quanto siamo diventati piccoli, piagnucolosi, viziati e soli…

Se si desidera qualcosa la si compra, per poi scoprire che non basta mai…
Ci si ritrova tra amici più per prassi e abitudine che per piacere…
Quando ci si ritrova con gli amici non si sa mai cosa fare…

Quand'è che siamo diventati così odiosi?!? 

SGRUNT :( 

24/12/2007

Happy fucking Christmas

Gli auguri sono di rito, siccome odio le email piene di stupide gif animate o gli odiosi ppt pesanti e inutili, preferisco postare qui i miei auguri per un sereno Natale e uno spumeggiante anno nuovo.

Auguri a tutti, a chi ha scoperto da poco questo piccolo angolo di follia kender, a chi lo conosce da tempo, auguri a chi ha partecipato commentando e a chi ha solo lurkato, auguri a chi si chiede cosa diavolo mi spinga a spendere fiumi di parole per my2cents e a chi invece li legge fino in fondo e partecipa scrivendoli.

A tutti voi un metallico HAPPY FUCKING CHRISTMAS!

…long live and prosper and may the force be with you!

 

christmas yoda

 

10/12/2007

Otis Redding

Esattamente 40 anni fa, il 10 dicembre 1967, l'aereo che trasportava il grande Otis Redding precipitava presso nel lago Monona nei pressi di Madison, nel Wisconsin.
Giunse così tragicamente la fine di uno dei più grandi, ineguagliabili interpreti musicali del ventesimo secolo, lasciò questo mondo a soli 26 anni insieme a sei membri della sua band.
Ci hai stegato con l'atmosfera e il calore della celebre "(Sittin' on) the Dock of the Bay", ci hai appassionato con la bellissima "These Arms of Mine", ci hai fatto muovere con la fantastica "Mr. Pitiful", e poi ancora, ancora, ancora…

Ti meriti un posto speciale la dove ti trovi ora, Kharan bea Reorx Otis, gli amici si ritrovano in Reorx.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=GGlKJDEI1Nk] 

08/12/2007

Good vibrations

good vibrationsGiusto ieri sera stavo discutendo con amici riguardo a web 2.0 e fenomeni annessi e connessi, si parlava di interattività, di ajax, di social networking etc etc…
Sapete bene che mi considero un vecchio matusa, un povero kender di campagna che si arrabatta in un mondo pieno di novità, oltretutto con le borse a tracolla pesanti, piene di cose interessanti e curiose per le quali non riesco mai a trovare il tempo; per cui non vi sorprenderete se mi metto a vaneggiare sui bei tempi andati e sulla decadenza del panorama attuale :)

Social networking, mi raccontavano di una nuova appliance per iPod Touch, sostanzialmente un client per Facebook, una applicazione web in grado di mettere in contatto migliaia di persone e di condividere i propri contatti creando una vera e propria rete.
Detto in parole povere: sbandierare i "cazzi propri" al mondo e metterli a disposizione del mondo intero.

Vi confesso che la cosa mi ha un po' allarmato…
Sono "cresciuto" sulla rete nel periodo in cui per connettersi si pagavano ancora gli abbonamenti ai provider (pensate un po' 300.000 £ l'anno a cui andavano sommati i costi di traffico telefonico, sembra passato un secolo…), era un mondo nuovo, un universo da scoprire, ma che fin dall'inizio aveva delle regole precise.
Anzitutto ognuno era responsabile per se stesso e doveva provvedere ai suoi bisogni, se non sapevi qualcosa cercavi un how-to, una faq o della documentazione; c'erano luoghi di discussione ma non erano semplici luoghi dove elemosinare facili dritte, la risposta tipica ad una richiesta di aiuto era spesso una url che portava alla documentazione… Una delle regole auree era "chiedere è lecito, rispondere è cortesia" ma tutto fatto seguendo precise norme, la quotatura, la netiquette (parola MAGICA, ora nessuno sa più cosa voglia dire…), etc etc…
Era un mondo in cui o ti facevi le ossa per conto tuo o finivi massacrato, andando su irc (specialmente sui network un po' underground) si imparava molto presto (e a forza di disconnessioni del modem…) cos'era uno smurf, come usare un firewall, cos'è e come usare un proxy per evitare di far vedere i sorci verdi al fido 56k.
Si imparava che l'identità sulla rete, il proprio nick ad esempio, era sacro e inviolabile, si litigava per avere una propria identità, e si stava ben attenti a non far trapelare nulla del nostro io offline nel mondo online. Questo non tanto per deliri schizofrenici, ma perchè si era pienamente coscienti che la rete è uno strumento potente ma insidioso, da usare con attenzione per evitare spiacevoli sorprese, la separazione tra le due sfere era vista come una sorta di difesa naturale e necessaria.
Prendete i gravissimi problemi che si stanno sperimentando ora legati alla diffusione di dati personali sensibili, a informazioni che hanno immediato e gravissimo impatto sulla propria vita reale (due esempi banali, i dati di accesso ai servizi di home banking o il numero di carta di credito…), riguardo a tutti questi problemi pensate a quanto erano lungimiranti le paranoie legate all'identità in rete che si facevano in quel periodo…

Al di la dei dettagli più o meno coloriti, le cose importanti erano i principi, ad esempio l'imparare a "grattarsela da soli", la separazione tra quello che sei in rete e quello che sei fuori dalla rete, l'educazione e il non dare mai niente per scontato.

Ora mi guardo in giro e vedo tecnologie fantastiche e luccicanti, poi guardo dietro la facciata (magari stupenda, sia in termini visivi che di logica o tecnica di sviluppo) e trovo spesso la stessa e identica logica di tanti vecchissimi servizi nati durante i bei tempi andati.
Magari sono cambiati solo i nomi, le vecchie community o i webring sono diventati i network, i siti sono diventati spazi personali, irc è diventata una chat superglobale che mille funzioni accessorie, i newsgroup sono diventati forum giganteschi, etc etc…
Non solo, tutte queste cose bellissime sono permeate da una cacofonia, da un caos tale da rimanere assordati, spesso sui forum regna l'arroganza del pretendere risposte non dovute, un'ignoranza totale delle più banali regole di comportamento e di educazione, un uso spregiudicato di strumenti e tecnologie senza avere la più pallida idea dei rischi che comportano o del loro basilare funzionamento.

Non so, sarà il mio disorientamento rispetto a una rete che faccio fatica a riconoscere, sarà l'inevitabile effetto dato dalla massificazione di questa tecnologia, sta di fatto che tutto questo non mi sta dando affatto delle "good vibrations" :\

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