Nei giorni scorsi alcuni tra gli atleti italiani decorati alle olimpiadi in corso (Valentina Vezzali e Francesco D'Aniello) hanno lanciato un appello affichè il premio per le loro medaglie venga detassato per permettere loro di incassare l'intero bottino.
Inizialmente queste richieste possono sembrare più che lecite, del resto vien da pensare che si tratta di sport "minori", di gente che si è fatta in quattro e ha raggiunto la vetta del mondo nella propria disciplina… insomma tanto di cappello…
Però, è c'è un però… se andiamo a vedere il curriculum dei due atleti (come di moltissimi altri, la maggioranza di quelli convocati per le olimpiadi), si scopre che entrambi non solo sono dipendenti STATALI, non solo percepiscono uno stipendio essendo poliziotti, ma sono pure pagati per gozzovigliare nel gruppo sportivo Polizia di Stato Fiamme Oro.
Fatemi capire, saranno pure dei campioni, ma si sono formati e allenati con i soldi pubblici, con i miei soldi, con i vostri soldi, con i soldi della collettività che tutti noi giustamente diamo allo Stato affinchè costui ci dia GIUSTI SERVIZI.
Francamente faccio un po' fatica a capire il nesso tra giusti servizi e una medaglia olimpica di fioretto o di tiro al volo; faccio molta fatica a comprendere cosa c'entri un premio personale che va a rimpolpare il già sostanzioso curriculum vitae di uno sportivo che vive di rendita sulle spalle dei contribuenti, con un servizio pubblico.
A questo aggiungete il fatto che si tratta di dipendenti statali, categoria che già di suo è una garanzia di futuro assicurato in un mondo del lavoro sempre più precario, una categoria alla quale vengono concessi aumenti e rinnovi di contratto praticamente automatici, mentre altre categorie devono sputare sangue e attendere per anni con contratti collettivi scaduti da tempo, ricevendo aumenti che spesso non bastano nemmeno a coprire l'inflazione.
Io non odio queste due persone, non sono invidioso dei loro successi sportivi, sono semplicemente indignato dalla FACCIA DI CULO che dimostrano costoro, e dalla FACCIA DI CULO dimostrata dal presidente del Coni Petrucci, che oggi ha dichiarato che cercherà di far rientrare questo mancato introito fiscale tra i conti del Coni.
State pur certi che i fondi necessari non saranno certo presi dagli stipendi faraonici dei dirigenti del Coni, ennesimo INUTILE ente pubblico governato da burocrati polici, ci sarà pure qualche programma sfigato dedicato allo sport nelle aree disagiate delle nostre città… perfetto per i vampiri Vezzali, D'Aniello e Petrucci :\