19/08/2008

Ferie

Siete in ferie? Vi siete cuccati ore di code tra autostrade, traghetti, aeroporti o stazioni intasate all'inverosimile?
Buon per voi, e se la cosa vi ha dato soddisfazione continuate pure…

Da ieri io ho ripreso il tram-tram quotidiano da buon kender travestito da consulente IT.
Dove sono stato in ferie? RINCHIUSO NELLA MIA TANA!!!
Che cosa ho fatto? Ho GOZZOVIGLIATO, OZIATO, DORMITO, GIOCATO, MI SONO UBRIACATO, e poi ho ripreso tutto da capo.

Qualcuno si starà chiedendo se mi sento in colpa per non aver "sfruttato" queste ferie, la risposta è semplice… nemmeno un pò!
Ho fatto quello che più mi garba, NIENTE!!! Mi sono goduto il dolce far nulla, ho vissuto per due settimane il sogno dell'amico Patthio che ho fatto mio:

"Io sogno un mondo senza lavori, e senza lavoretti,
un mondo in cui viene lodato come un dio,
chi ha il culo pensante(e pesante ndTas) quanto il mio."

14/08/2008

Poveri atleti, povera Italia…

Nei giorni scorsi alcuni tra gli atleti italiani decorati alle olimpiadi in corso (Valentina Vezzali e Francesco D'Aniello) hanno lanciato un appello affichè il premio per le loro medaglie venga detassato per permettere loro di incassare l'intero bottino.

Inizialmente queste richieste possono sembrare più che lecite, del resto vien da pensare che si tratta di sport "minori", di gente che si è fatta in quattro e ha raggiunto la vetta del mondo nella propria disciplina… insomma tanto di cappello…

Però, è c'è un però… se andiamo a vedere il curriculum dei due atleti (come di moltissimi altri, la maggioranza di quelli convocati per le olimpiadi), si scopre che entrambi non solo sono dipendenti STATALI, non solo percepiscono uno stipendio essendo poliziotti, ma sono pure pagati per gozzovigliare nel gruppo sportivo Polizia di Stato Fiamme Oro.
Fatemi capire, saranno pure dei campioni, ma si sono formati e allenati con i soldi pubblici, con i miei soldi, con i vostri soldi, con i soldi della collettività che tutti noi giustamente diamo allo Stato affinchè costui ci dia GIUSTI SERVIZI.

Francamente faccio un po' fatica a capire il nesso tra giusti servizi e una medaglia olimpica di fioretto o di tiro al volo; faccio molta fatica a comprendere cosa c'entri un premio personale che va a rimpolpare il già sostanzioso curriculum vitae di uno sportivo che vive di rendita sulle spalle dei contribuenti, con un servizio pubblico.
A questo aggiungete il fatto che si tratta di dipendenti statali, categoria che già di suo è una garanzia di futuro assicurato in un mondo del lavoro sempre più precario, una categoria alla quale vengono concessi aumenti e rinnovi di contratto praticamente automatici, mentre altre categorie devono sputare sangue e attendere per anni con contratti collettivi scaduti da tempo, ricevendo aumenti che spesso non bastano nemmeno a coprire l'inflazione.

Io non odio queste due persone, non sono invidioso dei loro successi sportivi, sono semplicemente indignato dalla FACCIA DI CULO che dimostrano costoro, e dalla FACCIA DI CULO dimostrata dal presidente del Coni Petrucci, che oggi ha dichiarato che cercherà di far rientrare questo mancato introito fiscale tra i conti del Coni.
State pur certi che i fondi necessari non saranno certo presi dagli stipendi faraonici dei dirigenti del Coni, ennesimo INUTILE ente pubblico governato da burocrati polici, ci sarà pure qualche programma sfigato dedicato allo sport nelle aree disagiate delle nostre città… perfetto per i vampiri Vezzali, D'Aniello e Petrucci :\

07/08/2008

Invisible Monsters

Questa mattina ho terminato di leggere il mio sesto romanzo di Chuck Palahniuk, autore pazzo, visionario, alienato ma geniale.

Ormai posso considerarmi un lettore affezionato di questo autore, però devo ammettere che mai come con questa opera ho trovato la lettura lenta, piacevole ma piuttosto lenta rispetto a capolavori come "Fight Club" o "Soffocare".
Credo si tratti del romanzo più riflessivo, il più introspettivo tra quelli partoriti dalla mente malata del geniaccio di Portland. E' come se la tipica impronta nichilista di questo autore si manifesti più sui singoli personaggi piuttosto che sul mondo, distruzione mirata più sull'individuo che sulla società (che in genere è l'obbiettivo primario di Palahniuk).

Non male comunque, al solito i personaggi sono descritti in modo maniacale, sia nel loro aspetto, che nei comportamenti, nelle loro paranoie e nei loro lati oscuri. Finale contraddistinto dai tipici colpi di scena cui ci ha abituato l'autore.
Difetti? Beh forse un po' lento nella descrizioni di alcune scene e un po' troppo criptico in alcuni dei voli pindarici dei protagonisti.

Nella mia personale classifica di romanzi Palahniukani posizionerei Invisible Monsters al quinto posto.

  1. Fight Club
  2. Soffocare
  3. Survivor
  4. Rabbia
  5. Invisible Monsters
  6. Cavie