14/08/2008
Poveri atleti, povera Italia…
Nei giorni scorsi alcuni tra gli atleti italiani decorati alle olimpiadi in corso (Valentina Vezzali e Francesco D'Aniello) hanno lanciato un appello affichè il premio per le loro medaglie venga detassato per permettere loro di incassare l'intero bottino.
Inizialmente queste richieste possono sembrare più che lecite, del resto vien da pensare che si tratta di sport "minori", di gente che si è fatta in quattro e ha raggiunto la vetta del mondo nella propria disciplina… insomma tanto di cappello…
Però, è c'è un però… se andiamo a vedere il curriculum dei due atleti (come di moltissimi altri, la maggioranza di quelli convocati per le olimpiadi), si scopre che entrambi non solo sono dipendenti STATALI, non solo percepiscono uno stipendio essendo poliziotti, ma sono pure pagati per gozzovigliare nel gruppo sportivo Polizia di Stato Fiamme Oro.
Fatemi capire, saranno pure dei campioni, ma si sono formati e allenati con i soldi pubblici, con i miei soldi, con i vostri soldi, con i soldi della collettività che tutti noi giustamente diamo allo Stato affinchè costui ci dia GIUSTI SERVIZI.
Francamente faccio un po' fatica a capire il nesso tra giusti servizi e una medaglia olimpica di fioretto o di tiro al volo; faccio molta fatica a comprendere cosa c'entri un premio personale che va a rimpolpare il già sostanzioso curriculum vitae di uno sportivo che vive di rendita sulle spalle dei contribuenti, con un servizio pubblico.
A questo aggiungete il fatto che si tratta di dipendenti statali, categoria che già di suo è una garanzia di futuro assicurato in un mondo del lavoro sempre più precario, una categoria alla quale vengono concessi aumenti e rinnovi di contratto praticamente automatici, mentre altre categorie devono sputare sangue e attendere per anni con contratti collettivi scaduti da tempo, ricevendo aumenti che spesso non bastano nemmeno a coprire l'inflazione.
Io non odio queste due persone, non sono invidioso dei loro successi sportivi, sono semplicemente indignato dalla FACCIA DI CULO che dimostrano costoro, e dalla FACCIA DI CULO dimostrata dal presidente del Coni Petrucci, che oggi ha dichiarato che cercherà di far rientrare questo mancato introito fiscale tra i conti del Coni.
State pur certi che i fondi necessari non saranno certo presi dagli stipendi faraonici dei dirigenti del Coni, ennesimo INUTILE ente pubblico governato da burocrati polici, ci sarà pure qualche programma sfigato dedicato allo sport nelle aree disagiate delle nostre città… perfetto per i vampiri Vezzali, D'Aniello e Petrucci :\
Agosto 18th, 2008 ore 11:34
Pensa positivo.
Pensa al comitato olimpico italiano per Beijing 2008; è composto da più di 360 persone ed il 99% di queste non serve ad un emerito $%&&0!
Pensa al fatto che questa rappresentanza ci costa 1000mila soldi.
Ecco… ora fatti rodere il sesè quanto me ;)
Agosto 22nd, 2008 ore 15:26
Purtroppo è la dura “normalità ” degli sport minori. Cioè tutti quelli diversi da calcio (soprattutto) basket e pallavolo e in misura minore il nuoto, che hanno un certo riscontro (chi più chi meno) e un certo seguito televisivo, che porta soldi. Finché hai una squadra (es. atletica) che ti segue, ti sta dietro e ti foraggia il viaggio fino a Pechino ce la puoi fare, ma in sport individuali come la scherma o la ginnastica sei costretto o a far parte di un corpo militare o di polizia (pensa anche a Fassina o Gibilisco) oppure a fare un altro lavoro per mantenerti, sacrificando gli allenamenti. E se sacrifichi gli allenamenti i risultati non arrivano…
Finché l’Italia sarà dominata dal calcio e dai suoi soldi questa è la situazione. A me personalmente fa più incazzare pensare ai soldi che prendono i calciatori e rapportarli alle relative figure di merda che rimediano in quasi tutte le manifestazioni pubbliche…
Ciao!
Marco
Agosto 25th, 2008 ore 00:39
[quote comment=”783″]A me personalmente fa più incazzare pensare ai soldi che prendono i calciatori e rapportarli alle relative figure di merda che rimediano in quasi tutte le manifestazioni pubbliche…[/quote]A me non fa incazzare il calcio e i soldi che muove, questo almeno finchè i costi che genera vengono spalmati sulla collettività (vedi ad es decreti spalmadebiti o altre cavolate simili, in quel caso divento una belva…).
Per quanto mi riguarda che si ingozzino di denaro e muoiano soffocati dalle banconote…
Quello che mi fa incazzare dei vari atleti “militari” è il fatto che nonostante siano dipendenti pubblici, e gli allenamenti glieli paga la collettività , questi si lamentano per i premi, e anche in modo arrogante… io questo non lo accetto.
Che poi ci sia disparità tra loro e i calciatori è un dato di fatto, sul fatto che nel calcio girino una quantità esagerata di soldi posso anche essere d’accordo… ma sono due problemi differenti, che non hanno correlazione tra loro e che andrebbero risolti separatamente.
Settembre 3rd, 2008 ore 16:08
Beh… fai conto che è sempre gente che si fa il culo con lo stipendio da militare (sottoufficiale, quindi prendono quanto un operaio), e porta a casa dei risultati di tutto rispetto.
E non hanno scelta, visto che se per caso smettono di fare bene vengono assegnati di nuovo ad altri ruoli più produttivi.
L’arma ci guadagna in immagine, loro con il tipo di impiego.
Per quanto riguarda i premi, a me risulta che abbiano solo chiesto una detassazione, che gli è stata giustamente negata, e neanche troppo intensamente. Ci hanno provato, gli è andata male.
Visto che comunque è gente che ha vinto una o più medaglie olimpiche, non mi sembrano proprio “gli ultimi degli stronzi”.
Postilla: tu che il militare non l’hai fatto non puoi renderti conto di quanti soldi siano (stati?) sprecati per mantenere tutti i soldati, una buona parte dei quali non fa un assoluto cazzo. Anche quelli sono soldi pubblici sprecati. Buttati in un buco, però. Non c’è un ritorno di prestigio che giustifica i soldi spesi nei loro confronti.