09/05/2012

Radeon HD7850

Vi presento l’ultimo “giocattolino”, una nuova fiammante Radeon HD7850.

Era da tempo che andavo meditando un upgrade, non tanto per Lotro quanto per Battlefiled 3 che sulla vecchia Radeon HD4890 ero costretto a far girare a dettaglio grafico infimo spesso con risultati insoddisfacenti sul versante giocabilità.
Il caso ha voluto che di li a poco la 4890 abbia cominciato a mostrare evidenti sintomi di manfunzionamento hardware, instabilità, crash dei drivers, tutte cose mai viste durante la sua lunga e gloriosa carriera.

Alla fine ho appurato il guasto con reinstallazioni e test di ogni tipo, fino a rilevare un preoccupante ronzio prodotto dalla scheda proprio durante il crash e le fasi di instabilità.
Onore al merito di un gran bel pezzo di hardware che ha servito la mia causa di videogiocatore senza battere ciglio per ben tre anni e mezzo, in assoluto la scheda video più longeva che mi sia capitato di acquistare.

Riguardo a questa nuova scheda video le impressioni iniziali sono decisamente buone, dal punto di vista acustico posso affermare che è davvero ottima; il modello che ho acquistato (assemblato da Sapphire) è leggermente overcloccato rispetto alle frequenze della reference board AMD, il sistema di dissipazione non è particolarmente voluminoso (la scheda è in assoluto una delle Radeon HD7850 più compatte prodotte tra tutti i partner AMD) e la configurazione dello stesso è assolutamente comune per questo modello. Ciò nonostante la scheda è pressochè inudibile anche sotto carico, traguardo che la mia vecchia 4890 riusciva a ottenere soltanto grazie al sistema di dissipazione custom VaporX di Sapphire.

In termini di performance velocistiche fin’ora non posso lamentarmi, anche se il resto della mia configurazione (Intel Core2 Duo E8400@4GHz su mainboard con chipset Intel P35) è tutt’altro che recente o adeguato a questa scheda.
Lotro scheggia a un frame rate incollato alla frequenza di refresh del display (vsync attivato chiaramente) anche in DX11 a risoluzione 1920×1200 con dettagli al massimo, AA 8x AF 16x.
Battlefield 3 dopo un avvio anomalo (durante il quale mostrava evidente stuttering) ha preso ad girare egregiamente a 50-60 fps con dettagli al minimo, mentre impostando i dettagli elevati il frame rate varia tra i 60 e i 30 fps mostrando l’evidente collo di bottiglia rappresentato dal comparto cpu+mainboard+ram.

Urge upgrade!! ;D

11/04/2012

Vmware hot_add

Esaurito lo storage su guest linux vmware?
Rimpiangete quel buon vecchio controller IBM ServeRAID con il quale bastava lanciare il comando hot_add per vedere spuntare nuove lun?

Anche con vmware  tutto questo è possibile e anzi molto semplice, dopo aver aggiunto il nuovo disco virtuale (o raw mapping a scelta) basta aprire il terminale e digitare:

echo "- - -" > /sys/class/scsi_host/host#/scan

Chiaramente host# dev’essere sostituito con il valore del vostro device.

Verificando i log del kernel è possibile vedere l’effetto del comando precedente, es:

Vendor: VMware Model: Virtual disk Rev: 1.0
 Type: Direct-Access ANSI SCSI revision: 02
SCSI device sdd: 104857600 512-byte hdwr sectors (53687 MB)
sdd: cache data unavailable
sdd: assuming drive cache: write through
SCSI device sdd: 104857600 512-byte hdwr sectors (53687 MB)
sdd: cache data unavailable
sdd: assuming drive cache: write through
 sdd: unknown partition table
Attached scsi disk sdd at scsi0, channel 0, id 3, lun 0

16/03/2012

Battlefield 3

E’ passato del tempo dall’ultima volta che ho ricevuto una confezione del genere…

^__^

13/03/2012

Tablet

Sono sempre stato molto scettico sul fenomeno tablet (così come lo sono sul fenomeno “mobile” in genere), ciò nonostante ho sempre cercato di rimanere piuttosto neutrale e non prevenuto sull’argomento; ora però è passato un po’ di tempo e ho raccolto diverse testimonianze da cui emerge il seguente scenario.

Posto come D-Day il giorno dell’acquisto del tablet:

  1. D-Day
    Esaltazione allo stato puro, il soggetto si vanta del suo acquisto con ogni persona, cosa o animale che incrocia. Vaneggia la fine dell’era pc (il che mi ricorda qualche “venditore di fumo” che parla da un palco…) e di convertire ogni sua attività informatica in un semplice magheggio di dita che scorrono su uno schermo
  2. D-Day + 7
    Il soggetto mostra i primi timidi segnali di cedimento, lungi dall’affermare l’effettiva inutilità dell’oggetto comincia a declassarlo a “un’ottima idea ma buona per farci cose specifiche
  3. D-Day + 15
    Il soggetto ammette di aver abbandonato il dispositivo per qualsiasi attività che richieda un minimo di interazione e digitazione (il soggetto mostra strani pruriti appena si cita la digitazione di una semplice email composta da qualche riga di testo), non cede ancora sull’utilizzo ludico.
    L’oggetto si trasforma da “sostituto del pc” in un ottimo media player portatile.
  4. D-Day + 30
    Il soggetto ammette di non utilizzare più il dispositivo in mobilità, il traffico dati “costa” e cominciano a vacillare le impressionanti doti tecniche, il soggetto denota un fastidio dovuto al dover alimentare l’ennesimo dispositivo a batteria (frase tipica “è sempre scarico quando ti serve…”) e ammette che la portabilità è un problema, frasi tipiche “la mobilità non è proprio il suo forte…”, “per usarlo devi stare seduto e appoggiarlo alle gambe”, “ho provato a usarlo in metropolitana come il Kindle, ma non c’è verso se non trovi un posto a sedere”.
    Il soggetto però ammette che “è ottimo per guardare le serie tv sul divano”
  5. D-Day + 31
    Il soggetto ammette di non utilizzare più il tablet nemmeno per guardare le serie tv, frase tipica “Ho comprato un WD Live, è fantastico!”
    Domanda: “E il tablet?”
    Risposta: “Beh ogni tanto lo tiro fuori dal cassetto… aggiorno… beh però è sempre un bell’oggetto*”
    * = evidente sintomo della sindrome “ogni scarrafone è bello a mamma sua”, ovvero incapacità di ammettere l’inutilità di un oggetto da parte di chi l’ha comprato, effetto direttamente proporzionale al costo dell’oggetto.
  6. D-Day + 38
    Dopo una settimana di meditazione il soggetto non cita più il tablet, che ormai è entrato di diritto nel club delle “cianfrusaglie tecnologiche da cassetto”, insieme a vari modelli di palmari Windows Mobile, smartphone Qtek o iPAQ o Palm, occhiali a raggi X, tagliapeli da naso a lame rotanti e pistola per elastici.

23/02/2012

vmware vsphere client console

Per esigenze lavorative sono dovuto intervenire su un cluster vmware vsphere 4.1 mentre sul mio fido ThinkPad da battaglia era già installata la versione 2.5 del client vmware infrastructure (utilizzata in precedenza per accedere ad un cluster vmware esx 3.5).

Fiducioso nella bontà dei prodotti vmware mi connesso alla console web, scarico il setup del client vsphere e seguo fedelmente la procedura di installazione.

Fin quando mi sono dovuto connettere al cluster vsphere 4.1 tutto è filato liscio come l’olio, collegandomi invece al cluster esx 3.5 ho notato una spiacevole sorpresa, al posto della console ha fatto capolino sul mio display una triste e poco esplicativa schermata bianca :(

Cercando in rete ho trovato una soluzione al problema, che pare sia dovuto alle features di Data Execution Prevention (DEP) implementate in Windows 7.

La soluzione è alquanto semplice, settare le policy DEP di windows al valore “AlwaysOff”, per fare questo occorre:

  • lanciare la console di windows in modalità amministrativa
    Start –> Tutti i programmi –>  Accessori –> click destro su “Prompt dei comandi” –> Esegui come amministratore
  • da console di sistema lanciare il comando: bcdedit.exe /set nx AlwaysOff 
  • disinstallare ogni client vmware
  • riavviare Windows
  • reinstallare i client vmware infrastructure e vsphere

Fatto questo le console sono tornate visibili per le virtual machines di entrambi i cluster.

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