05/09/2011

Lotro addicted

E’ passata un sacco di acqua sotto i ponti dall’ultimo update su queste pagine, il lavoro, le feste, le ferie, qualche rogna in famiglia, qualche magagna al lavoro, insomma niente di nuovo sotto il sole.

Come molti dei miei colleghi e amici sanno (non fosse altro per il costante martellamento “testicolare” a cui li ho sottoposti :D ) ormai faccio anch’io parte della numerosa famiglia dei “mmorpg addicted”, in particolare di Lotro.

Ammetto che per me è un’esperienza decisamente nuova, in passato ci ho provato con diversi giochi, UO, Daoc, Eve Online, e lo stesso Lotro (nel lontano 2007, quando il gioco vide la luce), ma tutte le volte ho dovuto abbandonare il preda alla delusione, alla noia, alle aspettative puntualmente deluse.

I motivi? Mancanza di features (es housing), scarsa personalizzazione dei pg, mancanza degli outfit oppure delle montature, ma in particolare quella costante sensazione di trovarsi dentro un grande gioco single player con l’aggravante dell’abbonamento mensile.

L’abbonamento già… c’è chi maledice il fenomeno free2play (ovvero la possibilità di giocare, seppur in forma ridotta o limitata, senza dover sborsare l’obolo mensile) additandolo come la causa universale del degrado e della “bimbominchiaggine” dell’universo intero.
Per quanto mi riguarda è stata una benedizione che mi ha liberato dall’ansia da performance (leggasi “ho pagato in anticipo quindi devo giocare per forza e sfruttare il più possibile ogni istante di gioco”), senza contare che il sistema free2play di Lotro è decisamente flessibile e permette di spalmare l’eventuale spesa in modo molto granulare e in un lasso temporale piuttosto ampio.

Con la formula di Lotro ho finalmente trovato in un mmorpg la serenità di gioco che contraddistingue la modalità single player, ho trovato una gilda con una impostazione intelligente e non esasperata (I Cavalieri delle Ere), ho trovato compagni di gioco simpatici e disponibili.
Fino ad ora non sono mancate le soddisfazioni, così come le difficoltà, non sono mancate le delusioni (soprattutto da coloro che consideravamo amici e che di punto in bianco hanno voltato le spalle alla gilda proclamandosi nel giusto…) così come i successi o gli stimoli.

Ora ci troviamo di fronte ad una nuova alba, Rise of Isengard farà tabula rasa delle gerarchie fin qui stabilite, farà piazza pulita dei vecchi set, delle polemiche nate per ottenerli, delle sgildature di comodo (magari dopo essersi appunto equippati a puntino…), sparirà il gap di esperienza tra kindship e solo chi sarà abbastanza unito, numeroso e capace potrà riuscire a raggiungere i nuovi limiti.

Noi siamo pronti, una nuova generazione di Cavalieri sta crescendo e si sta affiancando ai veterani, disposti ad aiutare chi sta livellando, dando consigli e disposta a riceverne, ma soprattutto divertendosi e stando insieme serenamente… perchè alla fine è soltanto un gioco :)

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