25/08/2006

Il nano pelato

Berlusconi contro la società multietnica
“L’Italia cattolica deve essere degli italiani”
(Tratto da Repubblica.it)

E’ curioso notare come il nano pelato non perda mai la sua vena populistica, mettetelo in mezzo a una folla di integralisti cristiani (stile meeting CL di questi giorni) e lui vi dirà esattamente quello che vogliono sentirsi dire, mettetelo in mezzo a gente che si spacca la schiena 10 ore al giorno sui cantieri e (se non lo prendono a sprangate…) e lui dirà loro qualcosa di azzeccato, quasi come se avesse lavorato pure lui tra di loro e avesse passato la vita tra betoniere e carriole piene di malta.

E’ stupefacente vedere la sua versatilità, la sua sfacciataggine nel prendere per il culo chiunque, i suoi sostenitori la chiamano capacità comunicativa…. sarà, ma a me sembra tanto un leccare l’una o l’altra parte, un opportunismo bieco e spudorato, se almeno lo ammettesse dimezzerebbe nel giro di 24h le persone che non lo sopportano, perlomeno dimostrerebbe una volta tanto un po’ di onestà…

A proposito di onestà, mi è tornato alla mente un fantastico articolo, forse l’unico articolo frutto di un vero reportage giornalistico che sia mai apparso tra le pagine della Padania, quando era ancora un quotidiano leghista, prima che abbassasse i pantaloni e offrisse le proprie grazie al suddetto nano pelato…
Era composto da dieci semplici domande, dirette, spiazzanti, 10 domande al Sig. Berlusconi che mettessero in luce gli aspetti più contorti, inspiegabili e misteriosi che hanno permesso all’esimio da Arcore di diventare quello che è oggi, ve lo ripropongo dato che è impossibile trovarle sul sito della Padania, sperando che l’indicizzazione di google faccia ancora una volta il suo corso, imparziale e impietoso :)

  1. Il 26 settembre 1968, la sua Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l’intera area dove lei, signor Berlusconi, edificherà Milano2. Lei pagò il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre miliardi di lire. Questa somma, nel ’68, quando lei aveva 32 anni e nessun patrimonio familiare a disposizione, era di enorme portata. Oggi, tabella Istat alla mano, equivarrebbe a oltre 38.739.000.000 lire. Dopo l’acquisto, lei aprì un gigantesco cantiere edile, il cui costo arriverà a sfiorare i 500 milioni al giorno, che in 4-5 anni edificherà l’area abitativa di Milano2. Tutto questo denaro chi gliel’ha dato, signor Berlusconi? Chi si nascondeva dietro le finanziarie di Lugano? Risponda.
  2. Il 22 maggio 1974 la sua società Edilnord Centri Residenziali Sas compì un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni di lire (4,8 miliardi di oggi. Fonte Istat). Il 22 luglio 1975 – un anno dopo – la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando dai suddetti seicento milioni a due miliardi (14 miliardi di oggi. Fonte Istat). Anche in questo caso, che è solo l’esempio di alcune delle tante e fortissime ricapitalizzazioni delle sue società, signor Berlusconi, vogliamo sapere da dove e da chi le sono pervenuti tali ingentissimi capitali in contanti. Se lei non lo spiega, signor Berlusconi, si è autorizzati a ritenere che sia denaro di dubbia origine, denaro dall’orribile odore.
  3. Il 2 febbraio 1973, lei, signor Berlusconi, fondò un’altra società: la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa diventò una Spa, con un aumento di capitale a 500 milioni. In seguito, quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi, e lei farà in modo da emettere anche un prestito obbligazionario per altri 2 miliardi. Nell’arco di nemmeno tre anni, una sua società forte di un capitale di 20 milioni, appunto Italcantieri Srl, si trasformerà in un colosso, moltiplicando per 100 il suo patrimonio. Come fu possibile? Da dove prese, chi le diede, in che modo entrò in possesso, signor Berlusconi, di queste fortissime somme in contanti? Risponda. Lo spieghi.
  4. Il 15 settembre 1977 la sua società Edilnord Sas, signor Berlusconi, cedette alla neo-costituita Milano2 Spa tutto il costruito di Milano2 più alcune aree ancora da edificare. Tuttavia, quel giorno lei decise anche il contestuale cambiamento di nome della società acquirente. Infatti l’impresa Milano2 Spa cominciò a chiamarsi così proprio in quella data. Quando fu fondata a Roma, il 16 settembre ’74, rispondeva al nome Immobiliare San Martino Spa, «forte» di lire 1.000.000 di capitale e amministrata da Marcello Dell’Utri, il suo «segretario». Sempre il 15 settembre 1977, quel milione di salirà a 500, il 19 luglio 1978 a due miliardi. Un’altra volta: tutto questo denaro da dove arrivò?
  5. Signor Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima Fininvest, lei sa bene che nacque in due tappe. Il 21 marzo 1975 a Roma lei diede vita alla Fininvest Srl, venti milioni di capitale, che l’11 novembre diventeranno 2 miliardi con il contestuale trasferimento della sede a Milano. L’8 giugno 1978, ancora a Roma, lei fondò la Finanziaria di Investimento Srl, soliti 20 milioni, amministrata da Umberto Previti, padre del noto Cesare. Il 30 giugno 1978, quei venti milioni diventeranno 50, e il 7 dicembre 18 miliardi (81 miliardi di oggi). Il 26 gennaio 1979 le due «Fininvest» si fonderanno. Ebbene, questa gigantesca massa di capitali da dove arrivò, signor Berlusconi?
  6. Signor Berlusconi, lei almeno una volta sostenne che le 22 holding alla testa del suo impero societario vennero costituite da Umberto Previti per pagare meno tasse allo stato. Nessuno dubiterà mai più di queste sue affermazioni, quando lei spiegherà per quale ragione affidò consistenti quote delle suddette 22 holding alla società Par.Ma.Fid. di Milano, la medesima società fiduciaria che nel medesimo periodo gestì il patrimonio di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore di soldi sporchi per conto di Alfredo e Giuseppe Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Carmelo Gaeta e altri boss della mafia siciliana operanti a Milano. Perché la Par.Ma.Fid.?
  7. E’ universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore è nato col «mattone» per poi approdare alla tivù. Ebbene, sul finire del 1979, lei diede incarico ad Adriano Galliani di girare l’Italia ad acquistare frequenze televisive, ed infatti Galliani si diede molto da fare. Iniziò dalla Sicilia, dove entrò in società con i fratelli Inzaranto di Misilmeri, frazione di Palermo, nella loro Retesicilia Srl. Soltanto che Giuseppe Inzaranto, neo-socio di Galliani, era anche marito della nipote prediletta di Tommaso Buscetta, che nel 1979 non è un «pentito», è un boss di prima grandezza. Questo lei lo sapeva, signor Berlusconi? Sapeva di aver sfiorato i vertici della mafia?
  8. E’ certo che a lei, signor Berlusconi, il nome dell’Immobiliare Romana Paltano non può risultare sconosciuto. Certo ricorda che nel 1974 la suddetta società, 12 milioni di capitale, finì sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell’Utri. Fu proprio sui terreni posseduti da questa immobiliare che lei edificherà Milano3. Così pure ricorderà, signor Berlusconi, che nel ’76 quel piccolo capitale di 12 milioni salirà a 500 e il 12 maggio 1977 a 1 miliardo. Inoltre lei modificherà anche il nome a questa impresa, che diventerà la notissima «Cantieri Riuniti Milanesi Spa». Ancora una volta: da dove prese, chi le fornì i 988 milioni (5 miliardi d’oggi) per quest’ennesima iniezione di soldi?
  9. Lei signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio 1977 a Roma fondò l’Immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa società che possiede beni immobiliari pregiatissimi in Sardegna, l’anno successivo – era il 1978 – aumentò il proprio capitale a 900 milioni di lire in contanti. Signor Berlusconi, da dove arrivarono gli 899 milioni che fecero la differenza? E poi: da dove, da chi, perché lei entrò in possesso delle stratosferiche somme che le permisero di far intestare all’Immobiliare Idra proprietà in Costa Smeralda – ville e terreni – il cui valore è da contarsi in decine di miliardi? Dica la verità, signor Berlusconi. Sveli anche questo mistero impenetrabile.
  10. Signor Berlusconi, in più occasioni lei ha usato – vedi l’acquisto dell’attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio – la finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come in precedenza per la finanziaria Par.Ma.Fid., ha scelto una società fiduciaria al cui riguardo le cronache giudiziarie si sono largamente espresse. La Fimo, infatti, era la sede operativa di Giuseppe Lottusi, riciclatore di soldi sporchi dalla cosca dei Madonia, e Lottusi il 15 novembre del 1991 verrà condannato per questo a 20 anni di reclusione. Ebbene, la transazione per l’acquisto di Lentini, tramite la Fimo, avvenne nella primavera del 1992. Perché la Fimo, signor Berlusconi?

Ci sono 9 commenti

  1. Roberto ha scritto:

    Purtroppo senza Berlusconi non avremmo avuto i comunisti fuori dal governo per 5 anni. E te lo dice uno che digerisce a fatica l’accordo lega-forza italia. Ma mettiti nei panni di chi si trova agli antipodi rispetto al ministro Ferrero, tanto per fare un nome. Arriverei a digerire un’alleanza con Mussolini, pur essendo ferocemente antifascista! Quindi, lunga vita a Silvio e speriamo che questo governo islamico cada al più presto…
    Saluti, Roberto

    P.S.Spero che un commento “padano” non ti offenda, beh al massimo lo cancelli come fanno tanti altri bloggers di sinistra ;-)

  2. tasslehoff ha scritto:

    Ah ci mancherebbe nessuna offesa, pensa che un paio di settimane fa Bossi è stato alla festa della Lega del mio paesino, se posso digerire questo posso sicuramente digerire un commento “padano” :)

    Mah, Berlusconi più che cacciare i “comunisti” ha fatto andare al governo i mafiosi, i corrotti e personaggi vari dalla dubbia moralità, e a dimostrazione di questo c’è il fatto che FI da sola spopola nella classifica dei parlamentari condannati con sentenza definitiva dalla giustizia…

    Francamente poi non mi pare una catastrofe quella di avere la sinistra al governo, anche se ammetto che la gradirei di più se si comportasse di più da sinistra e meno da DC…

    Vedi, quello che proprio non riesco a capire è come la lega possa così voltare le spalle alla sua base ideologica da allearsi con AN o Mussolini che sono la cosa più distante dal pensiero leghista e dallo stato federale…
    Anche l’attaccamento alla cultura cristiana non lo capisco, proprio la Lega che prima di allearsi al nano pelato non faceva che attaccare le gerarchie ecclesiastiche…

    Sono questi i fattori che imho hanno fatto collassare la Lega, io vengo da una zona (provincia di BG) che è stata una bacino storico di voti per Bossi&C, ma da quando si sono messi a blaterare di seccessione, di alleanze di FI etc etc la gente si è sentita profondamente tradita e ha abbandonato in massa questo partito…
    Non sono mai stato d’accordo con le idee propinate dalla Lega, però non posso fare a meno di notare questa cosa…

  3. Roberto ha scritto:

    Ok, meno male che in questo blog i commenti padani sono ben accetti.

    Sicuro che i mafiosi e i corrotti siano solo nel centro destra? Riguarda la notizia del capogruppo Ds della regione Calabria, solo perchè è la più recente…
    Io non ho la visione disincantata della politica che hai tu. Non credo che esistano le forze del male a destra o a sinistra.

    Siamo vicini di provincia e conosco le tue zone. La Lega ha perso voti dopo l’alleanza con Silvio, ma quando parlava di secessione, devo ricordarti che andava molto ma molto bene. Con questo non sto dicendo che sono d’accordo con la secessione. Il punto è che all’opposizione si guadagnano consensi, poi si va al governo e le promesse non vengono mantenute, proprio come sta facendo questo governo islamico. Capisco che ti farebbe piacere la fine della lega, come a me farebbe piacere la fine dell’immigrazione clandestina, e dei partiti islamici e comunisti che stanno al potere. Ma non è così tragica la situazione della lega. E’un momento di flessione, dovuta a un’assenza di leadership, mi riferisco alla malattia di Bossi che hai dimenticato di considerare. Non lo dico da sostenitore della Lega, grazie al cielo quando analizzo la politica italiana riesco a staccare la spina della faziosità e della militanza alla “Scalfari”.

    L’alleanza con AN è stata elettorale, non capisco come fai a non renderti conto. Anche i radicali di Capezzone sono alleati con i comunisti di Bertinotti e Diliberto. Solo in Italia succedono queste cose!

    Gli attacchi precedenti alla gerarchia ecclesiastica…forse sei giovane e hai dimenticato che la Lega stava erodendo voti alla DC nei primi anni 90? Se vai a vedere i dati elettorali dell’87 e li confronti con quelli del 92, vedrai che coincidono. La Chiesa temeva la Lega, perchè credeva di perdere tutti i privilegi conquistati grazie alla Dc. Poi, quando la gerarchia ecclesiastica ha capito che la Dc non si sarebbe più riformata e quando l’Islam integralista ha incominciato a preoccupare tutti (non tutti, a sinistra lo considerano un alleato!) , le scaramuccie sono finite, la Chiesa ha ritirato la “scomunica” ;-)

    Ok, ho finito, scusa la lunghezza. Voglio chiarire a te e ai lettori del tuo blog, che il mio commento non ha lo scopo di mostrare che tu hai torto e io ho ragione. Non sopporto quando i commenti hanno questo tenore e purtroppo me ne lasciano tanti sul mio blog.
    E’ un discorso di opinioni. Ora hai l’opinione di un padano, elettore leghista, ma non quella di un militante, di uno che prima legge cosa dice il politico o il giornale di partito e poi ripete pedissequamente la lezioncina appena appresa.

    Saluti Padani ;-) Roberto

  4. raser ha scritto:

    Purtroppo le magagne di Berlusconi se le dimentica sempre anche il csx non appena arriva al governo… infatti di legge sul conflitto di interessi non si sente più parlare.

  5. raser ha scritto:

    Comunque, la Lega è sempre stata caratterizzata da cambi repentini e spudorati di rotta, essenzialmente perchè la politica del partito è (era) determinata esclusivamente da Bossi senza possibilità di replica, e l’obiettivo di Bossi è solo ed esclusivamente quello di ottenere vantaggi per il nord. Dal punto di vista dell’etica politica non è un comportamento particolarmente corretto, ma almeno l’ha sempre ammesso candidamente.

  6. Roberto ha scritto:

    Raser, ci troviamo anche qui! D’accordo pienamente sia su Berlusconi e conflitti d’interessi, ma vorrei maggiore controllo sulle coop e sulle moschee dell’Ucoii, che sui cambi repentini della Lega, prima di darla quasi per morta meglio approfondire il contesto in cui è avvenuta una flessione in ogni caso oggettiva.
    Sul comportamento etico, non sono d’accordo. Essendo un partito localista è lecito chiedere vantaggi per la porzione del territorio che si vuole difendere. Io da elettore leghista, sono più critico e non posso ribattere alle critiche di chi non è leghista, di fronte alle esternazioni di Borghezio, e Calderoli quando alza il gomito. Lì, dal punto di vista etico avrei da ridire… ;-)

  7. raser ha scritto:

    nessuna sorpresa roberto, arrivo dal tuo blog… comunque spiego meglio cosa intendevo dicendo che non è etico: è ovvio che chieda vantaggi locali, ciò che contesto è che ogni volta che si fa la giravolta vengono tirate fuori tante argomentazioni che in realtà sono scuse presentate di volta in volta come la verità assoluta. Lo si fa anche a sinistra, ma non con tanta disinvoltura.

  8. tasslehoff ha scritto:

    Dai Roberto, come fai a dire che la sinistra radicale è alleata all’islam integralista?
    Innanzitutto dal tono che usi anche sul tuo blog mi viene fortemente il sospetto che tu identifichi islam con integralismo islamico, e questo è un errore madornale.
    In secondo luogo, il fatto che a sinistra stia a cuore la questione palestinese non significa che si difenda l’islam integralista…
    Usando il tono che tu usi si potrebbe ribattere dicendo che il centro destra è alleato con i movimenti cristiani integralisti, che a quanto pare stanno mietendo più vittime nelle guerre di mezzo mondo di quante ne stiano mietendo gli integralisti islamici.

    Per favore dai, non riduciamo tutto ad un gridarci in faccia “ho ragione io”, cerchiamo di capirci perchè sicuramente io ho molto da imparare dal tuo punto di vista e tu dal mio, e se questo è vero “forse” la nostra cultura ha molto da imparare dalle altre, come le altre culture hanno molto da imparare dalla nostra.

  9. Roberto ha scritto:

    Ciao tasslehoff, ti ho risposto sul mio blog. Faccio copia incolla, perchè secondo me sei un pò prevenuto nei miei riguardi solo per le mie simpatie leghiste.
    Raser, d’accordo con te.

    Inizio il copia incolla del commento sul mio blog.

    Tasslehoff!!! Ma da dove salti fuori? Da un volantino di una sede di rifondazione comunista? ;-) Scusa l’ironia, spero che non ti offenda. Ma se cerchi un confronto civile, con le domande che mi poni rischi di non trovarlo. Hai usato i soliti luoghi comuni della sinistra che mi infastidiscono. E’ quel tono da Santoro, da Enzo Biagi, che tanto fa male al giornalismo italiano, ormai sempre più militante e poco obiettivo.

    Prima di tutto, cosa ti fa credere che i clandestini mi fanno paura? Dovrei pensare che a te fa paura la gerarchia ecclesiastica visto che la critichi?
    A me fa paura la gestione degli immigrati, e non sono solo, sono in buona compagnia, numerica e anche intellettuale. Informati caro tasslehoff, ragiona con la tua testa e non con i giornali della sinistra. E’ per il tuo bene che te lo dico. Vedi, uno dei miei autori preferiti, che vorrei vedere anche in parlamento, è proprio un egiziano, musulmano (ripeto perchè magari la tua legafobia ti annebbia il cervello, m-u-s-u-l-m-a-n-o). Mi riferisco a Magdi Allam. Leggi un suo libro, magari l’ultimo per favore. Io sposo in pieno le sue idee, e non quelle di Borghezio. In sintesi, il suo pensiero, da musulmano laico, è che l’Italia sta sottovalutando i danni di un’immigrazione clandestina senza regole e di matrice islamica integralista.
    Riguardo il lavoro, leggi il pensiero di Beppe Grillo e non di Calderoli, che sottoscrivo in pieno. Dice che i lavori degli immigrati li farebbero anche gli italiani, ma con uno stipendio da uomini liberi e non con uno stipendio da schiavi che gli immigrati accettano perchè non hanno alternative.
    Gli immigrati cambiano la cultura italiana? Al massimo la arricchiscono, senza snaturarla però. In ogni caso non ho paura neanche di questo.
    Non ho mai conosciuto un musulmano? Ho un amico egiziano e musulmano, che ha provato a frequentare una moschea a Milano, una volta gli è bastata. In ogni caso ho avuto esperienze personali con persone non originarie italiane, e mi sono trovato bene sempre.
    Questo governo lo definisco islamico, perchè non prende posizione contro l’Ucoii.

    Ecco di cosa ho paura. Dell’Ucoii e delle organizzazioni simili all’ucoii, e dei partiti italiani che non si accorgono del pericolo integralista o totalitarista islamico. Ovvero tutti i partiti di sinistra, più udc e qualche esponente della destra, tipo Pisanu.

    Spero di essere stato chiaro.
    Cordiali saluti e buona domenica

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