13/09/2006

4:0

Ebbene sì, la tanto attesa sfida si è conclusa con un sonoro 4:0 per i mitici Sicari Oscuri.
Devo ammettere che al termine della sfida mi sono sentito a dir poco esausto, sarà stato il ritmo di gioco a dir poco frenetico, sarà stata la tensione e l’aspettativa che mi ero creato… sta di fatto che quando la sfida è terminata (verso le 23.15) mi sentivo uno straccio e non vedevo l’ora di andare a letto, stanchissimo ma ingrifato come un procione irlandese nella stagione degli amori :)

Devo ammettere che è la prima volta che giocando in multiplayer sperimento esattamente quello che avevo sognato, le aspettative che mi ero creato. Appena vidi Battlefield 2 e provai la demo cominciai a sognare tattiche e strategie, lunedì sera ho sperimentato tutto questo con la funwar di cui sopra, gioco di squadra, divisione dei compiti, organizzazione dettagliatissima, dei capisquadra di cui fidarsi ciecamente e dei compagni sempre pronti a coprirti e supportarti, in una parola FANTASTICO!!

C’è chi comincia a pensare al futuro, a cosa giocare dopo Battlefield 2, alcuni sono più attratti da Quake Enemy Territory, altri dal prossimo Battlefield in salsa futuristica. Io sinceramente non so cosa mangerò domani a pranzo, figuriamoci pensare al prossimo gioco multiplayer… ho appena cominciato a BF2 e vorrei andare avanti a giocarci per sempre, così, tutti insieme e organizzati.

Comunque vada a finire credo che da oggi qualsiasi sparatutto, single player o multiplayer, se non trasuderà tattica e strategia come BF2 mi sembrerà “insipido”, pazienza :)

PS: sono pure passato di grado!!! Sergente Artigliere Zio_Trapspringer!!!

07/09/2006

La prima convocazione :)

Stasera sono troppo stanco per scrivere qualcosa di sensato…
Sono reduce da una sessione di Battlefield 2 a dir poco scandalosa, prometteva bene poi mi sono imposto di usare le armi standard e di lasciar perdere le armi avanzate, così il mio rendimento è andato scemando… alla fine però sono riuscito a domare un po’ quella specie di ferro da stiro sparapiombo che è l’AK47.
Perchè mai uno dovrebbe farsi del male in questo modo rinunciando ad armi bellissime e inficiando le proprie prestazioni in gioco?
E’ presto detto, sono stato convocato per la mia prima partita ufficiale con il mio clan, i Sicari Oscuri (durante le partite ufficiali sono ammesse solo le armi base). L’appuntamento è per lunedì prossimo, anche se si tratta di una amichevole voglio prepararmi e arrivare all’appuntamento gasato al punto giusto, devo mostrare a tutti quello di cui sono capace :)
Ora beccatevi un altro memorabile intervento della mitica Borromeo

Cari ragazzi,
i vostri insulti continuano a piovere sulle nostre missive, eppure noi,
saldi come rocce, proseguiamo il cammino. Se i nostri messaggi serviranno a
salvare anche un solo ragazzo dalla sua abominevole passione, allora il
sudore versato servirà a far germogliare la pianta della saggezza. La
battaglia contro i videogiochi è legata anche a un nostro personale
dolore. Uno dei fondatori della Borromeo, stimato professionista, ha perso
suo figlio proprio a causa dei giochi elettronici. Eppure, per
distoglierlo dai suoi insani propositi, il nostro fondatore aveva fatto l’
impossibile. Non solo non aveva acquistato la Playstation al ragazzo, ma gli
aveva persino proibito di frequentare i compagni di classe che erano in
possesso di questo diabolico congegno. Aveva smesso di dargli dei soldi, in
quanto temeva giustamente che il ragazzo potesse andarli a spendere nelle
sale giochi. Gli aveva impedito di uscire, per evitare che potesse
imbattersi in qualche luogo di perdizione. Ogni mattina lo faceva
accompagnare a scuola da una zia suora, per evitare che il ragazzo potesse
sottrarsi ai suoi doveri. E quale fu la ricompensa che ottenne un così
amorevole padre? Dolore e sofferenza. Un giorno, aprendo la porta della
camera del figlio, il sant’uomo vide il giovane riverso sul letto, esanime,
stroncato da una letale razione di sonniferi. C’è da notare che il ragazzo
custodiva in camera infami riviste come “Zeta” e “La macchina dei giochi”,
celate dietro alle copertine di “Famiglia Cristiana”.
Fu da quest’episodio che nacque in noi la necessità di fondare l’
Associazione Borromeo. Per far sì che nessun altro ragazzo bruci la sua
giovane vita in questo doloroso modo. Leggendo le vostre risposte ai
messaggi che pubblichiamo, vediamo che voi, anime perdute, fate di tutto per
metterci alla berlina! Ridicolizzate persino il modo in cui traduciamo i
titoli dei videogiochi! Non possediamo – e questo è un nostro vanto – una
sufficiente “cultura” in questo campo. Anzi, possiamo ammettere con orgoglio
di non aver mai giocato con queste infami macchine volte alla distruzione
del giovanile intelletto. Ciò non toglie che abbiamo tutto il diritto di
condannarle, allo stesso modo in cui possiamo condannare l’omicidio senza
mai essere stati assassini, o la droga senza aver mai fumato l’eroina!
Ecco infine un’altra prova del male dei giochi elettronici, contenuta nel
testo dell’antropologo francese Jean Baptiste Petitrue “L’età del fango: l’
avvento di una nuova preistoria” (Paris, Nouvelle Science, 1998):

“Gli archetipi della saga cinematografica di “Guerre Stellari”, che spesso
ritornano nei giochi elettronici, sono chiaramente ispirati a oscure
religioni tribali, che su questi miti hanno spesso costruito la
giustificazione dei sacrifici umani. I due protagonisti della saga, Luca il
Camminatore dei Cieli e Han Solo, rispecchiano i due poli dell’umana
ambizione: la vana ricerca di gloria nel primo, la cupidigia di danaro nel
secondo. L’evoluzione del personaggio di Luca, che – iniziato a un’oscura
religione – si ribella al padre, è sul punto di commettere incesto con la
sorella, e alla fine causa la distruzione dell’ordine costituito, si
contrappone alla staticità del personaggio di Han, sleale, arido e
arrogante, nonché legato da un ambiguo rapporto con un enorme scimmione
peloso, incarnazione di una sessualità smisurata e contronatura. Questo
catalogo di perversioni viene sviscerato fino in fondo nei videogiochi
ispirati alle pellicole cinematografiche: “Forze oscure”, “Ala X”, “Pari
combattente”, “Jedi il Cavaliere”, “Storie Yoda” e molti altri. Dai
rapporti settecenteschi dei Padri Gesuiti inviati nelle Americhe,
apprendiamo che il sacrificio del padre era un elemento ricorrente nelle
tribù dei selvaggi, i quali sacrificavano agli dei il proprio genitore
sancendo il passaggio all’età adulta. Tale primitiva e barbara cerimonia
veniva definita dagli indios “il cammino verso il cielo”, e dava inizio a un
rituale orgiastico che sfociava nell’accoppiamento tra tutti i consanguinei.
Lo stregone, coperto di pelli di animale, si travestiva da scimmia, e
invocava il Dio della fecondità e della lussuria. E’ fin troppo evidente
come tali miti non siano oscuri al regista di questi film; la loro
trasposizione in giochi elettronici incita i giovani a rivivere in prima
persona questi infami rituali. Ciò dovrebbe spingerci a riflettere in che
modo alcuni giochi apparentemente innocui possano invece portare all’incesto
e al parricidio, facendo leva sulle pulsioni archetipali presenti in ogni
essere vivente”.

Speriamo che almeno la lezione di un illustre antropologo come Petitrue
possa far breccia nelle vostre menti.

Associazione Famiglie Cattoliche “San Carlo Borromeo”
“Agnus cum leo iacebit, sed iactura pauce durabit”

02/09/2006

Sicari Oscuri

Ormai è quasi un mese che ho cominciato a giocare a Battlefiled 2, ed è quasi un mese che sto godendo come un levriero afgano.
Quello di giocare in un clan vero è sempre stato un sogno fin da quando vidi un mio carissimo amico (AttilaX) giocare alcune clanwar ufficiali con il suo clan di Counter Strike, i mitici e simpaticissimi FCA.
Il vedere quei ragazzi che oltre a giocare in multiplayer facevano SQUADRA parlandosi con microfono e Roger Wilko è stata una vera e propria rivelazione per il sottoscritto; vedere poi un clan organizzato, con delle tattiche e dei ruoli ben precisi rappresentò un ulteriore salto di qualità, da gioco multiplayer normale a quello che alcuni definiscono e-sport.
Fu così che trovai un nuovo motivo per sbavare alla ricerca della tanto agognata copertura adsl, oltre che una nuova sofferenza ogni volta che mi trovavo costretto ad usare il buon vecchio modem 56Kbps…

Quando circa un mese e mezzo fa i miei sogni si avverarono e il tecnico Telecom mi disse che potevo avere una nuova linea telefonica con adsl, cominciai subito a cercare sui forum un clan di Battlefield 2 che stesse reclutanto nuovi giocatori.
Trovai questo gruppo che mi attirò soprattutto per due motivi, prima di tutto proveniva da Vietcong, un gioco che ho molto amato in single player (sia per il gameplay che per l’atmosfera), e in secondo luogo si trattava di un gruppo che da poco era passato a BF2, adatto quindi a un niubbone come il sottoscritto.

Da allora ho cominciato a macinare con loro un sacco di ore di gioco e non solo, credo di aver trovato un ottimo clan pieno di gente davvero in gamba, alcuni hanno molta esperienza di gioco, altri bene o male sono ad un livello simile al mio.
Al di la delle skill quello che più mi piace è che si tratta di gente corretta e che gioca con molta sportività, e questo credo che sia un aspetto che dimostri molto più di tutto il resto il valore delle persone che stanno dietro a tutti quei nick :)

Già che ci siamo vorrei ringraziare:
– Gula, come capoclan per avermi accolto così calorosamente :)
– Praetorian e Stermayer, per avermi insegnato così tanto in così poco tempo e per la pazienza dimostrata :)
– al4sAr, per lo sblocco delle armi di Special Forces :)
– BlackDragon, per la form del sito che ho usato per inserirmi nel clan nonostante il reclutamento fosse chiuso :P
– Tutti gli altri con cui ho giocato fin’ora, Mr.Forti, Ivanoss, B0sK (muhuhuhuahah alla fine ti ho beccato da distanza siderale :P ), B|ackblrd_24, Balistico(che anima di pistola… :) ), $n4kE, Ombra, Rayzan (ora ti rianimo :P), Lord Ar3s, zenigata, Bioskain, MT8 Caleb. E ora beccatevi il mio personaggio di Battlefield 2

31/08/2006

MMORPGnomani

Sto leggendo alcuni curiosi articoli e pareri di lettori riguardo al fenomeno da dipendenza da MMORPG.
Per chi non lo sapesse i MMORPG sono videogiochi di ruolo che si svolgono soltanto online e su ambientazioni persistenti, mondi che esistono e rimangono attivi a prescindere dal fatto che il proprio personaggio sia attivo.
Apparentemente sembrerebbero essere la manna dal cielo per chi come il sottoscritto ha sempre sognato di giocare di ruolo con altre persone eliminando le distanze, interpretando il proprio personaggio direttamente da casa e con tante persone, con gruppi eterogenei e non sempre con quei 4 o 5 amici (non che questo non sia bello eh…).

Il problema è che pare che questi MMORPG siano giocati in modo un po’ troppo superficiale, orde e orde di giocatori che sbavano come levrieri afgani per conquistare oggetti magici o semplicemente un avanzamento di livello, interpretazione zero, interazione con gli altri giocatori limitata ai combattimenti… Ci sono poi giocatori che passano giornate intere a ripetere ininterrottamente operazioni stupide e ripetitive al solo scopo di aumentare una determinata caratteristica del loro personaggio, altri che addirittura vendono il proprio tempo per far avanzare di livello il personaggio di altri, che ovviamente devono corrispondere in moneta sonante.

Come si può facilmente immaginare c’è chi si sta preoccupando seriamente della questione, in vari forum si sta discutendo dell’argomento e francamente mi fa un po’ specie leggere commenti come questo che riporto e che si riferisce a World of Warcraft (WoW), il MMORPG del momento:
“alcuni conoscenti hanno lasciato la scuola per WoW… e le loro famiglie ( di merda ) se ne fottono… WoW è una droga e basta. Giocano anche 8 ore al giorno e le rare volte che escono di casa pensano solo a quando potranno ritornare a giocare a WoW. Torniamo coi piedi per terra plz.”

Chi si ricorda della Associazione Famiglie Cattoliche “San Carlo Borromeo”?
Si trattava di un bellissimo scherzo nato qualche anno fa sui newsgroup italiani dedicati ai videogiochi, vi riporto uno degli interventi della Borromeo che ho conservato “per ragioni sentimentali”, dateci una lettura e scompisciatevi dalle risate, poi provate a rileggere il post che ho riportato sopra, vi dice niente?

Cari ragazzi,
il male dei videogiochi avanza, e i nostri messaggi tentano eroicamente e
disperatamente di arginarne gli effetti. Purtroppo, sugli stessi gruppi di
discussione dove appaiono le lettere della Borromeo, si notano minacciosi e
sconcertanti annunci. Molti giovani dichiarano di essere alla ricerca del
“crack” per questo o quel gioco, allo scopo di “masterizzarlo”. La nostra
assidua frequentazione del mondo giovanile – esplorato in ogni sua debolezza
e bruttura – ci ha svelato che il “crack” è una pericolosa droga sintetica;
supponiamo che “masterizzare” (strano neologismo!), venga dall’inglese
“master”, che significa “campione”. Quindi il senso di questi messaggi
appare in tutta la sua orrenda evidenza: “Cerchiamo una droga che ci
permetta di diventare campioni in questo videogioco!”. Spesso questi
messaggi sono accompagnati da disperate affermazioni come “Aiuto, sono
disperato!” o “Vi prego, speditemelo subito!”. E’ il classico atteggiamento
del tossicomane in astinenza, disposto a rubare, a uccidere, a prostituirsi,
pur di non sottrarsi alla sua quotidiana dose. A quale schiavitù i
videogiochi vi conducono! Il nesso tra videogiochi e tossicodipendenza è
messo in luce dal prezioso rapporto medico del dottor F. Gelemen, “Il
cartello Nintendo – Droga e intrattenimento elettronico” (Santa Prisca
Press, Columbia, 1997). Estrapoliamo qualche stralcio dallo scritto
succitato:

“E’ stato dimostrato che giocare ai videogames sotto effetto di droga
migliora nettamente il rendimento. La droga opera una dilatazione della
percezione, nonché una intensa focalizzazione sull’oggetto – videogame. I
riflessi del giocatore vengono esaltati, la sua reattività aumenta; ma a
quale prezzo?
Il coinvolgimento della multinazionale Nintendo nel traffico internazionale
di droga non è stato ancora provato, ma questo è dovuto agli esperti
avvocati di questa potente associazione a delinquere. Sono comunque
indicativi i nomi che gli spacciatori colombiani danno ai vari tipi di
sostanze artificiali, tutti ispirati ai videogiochi Nintendo. L’eroina è
definita “Perla” o “Principessa”, la cocaina “Mario” (per la frenesia tipica
di questo personaggio, che come un invasato è capace di compiere salti
sovrumani), l’hashish “Yoshi”, forse per una semplice assonanza tra le due
parole.”

Dati, come al solito, inconfutabili. Che voi presto vi affretterete a
ridicolizzare pur di rimuovere la consapevolezza della vostra schiavitù.
L’Associazione Borromeo sta inoltre indagando su quei messaggi che chiedono
in che modo “caricare” o “scaricare” le Rom. Si tratta, indubbiamente, di
un gergo legato al mondo della prostituzione, in quanto è impossibile non
riconoscere nelle Rom le donne slave che fanno mercimonio del proprio corpo
all’angolo dei marciapiedi. Il “caricare” e lo “scaricare”, quindi, allude
senz’altro al mercato della prostituzione. Quanta infamia si nasconde dentro
l’orrendo mercato dei videogiochi!
Sperando che almeno questo messaggio vi abbia illuminato, preghiamo il
Signore perché vi assista e vi aiuti.

Associazione Famiglie Cattoliche “San Carlo Borromeo”

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