27/08/2006

Un giretto in Ungheria

Ormai è passata una settimana dal rientro dall’Ungheria, cosa mi ha spinto fino alle remote terre di Attila?
Molto semplice, costa poco, non è eccessivamente distante per cui si può tranquillamente raggiungere in treno, è bella ed è popolata da una discreta fauna locale :)
Siamo partiti con un volo dall’Italia verso Budapest dove abbiamo soggiornato per 3 giorni, da li ci siamo spostati a sud nella famigerata cittadina di Pécs, la perla culturale dell’Ungheria, dopo un paio di giorni siamo tornati a nord per soggiornare un paio di giorni nella ridente cittadina di Siófok, la “capitale” turistica del lago Balaton.

A dispetto delle mie iniziali perplessità Budapest si è rivelata essere una città molto vivibile, estremamente civile e cortese. La cosa stupefacente è che a sentire una ragazza che abbiamo conosciuto sul posto pare che la città non si fosse per niente svuotata come invece accade alle metropoli italiane durante il mese di agosto…
La città è ricchissima di luoghi da visitare, passeggiando lungo il Danubio poi si passa da una serie all’altra di paesaggi da cartolina come pochi mi è capitato di vederne. Gli spostamenti sono estremamente agevoli, i mezzi di trasporto pubblici possono sembrare obsoleti, brutti, dei residuati bellici dell’invasione sovietica, ciò nonostante funzionano BENISSIMO, arrivano OVUNQUE e CHIUNQUE può utilizzarli senza perdersi. Consiglierei ai dirigenti di ATM (l’azienda che cura i trasporti pubblici di Milano) di farsi un giro in Ungheria, avrebbero molto da imparare…
Il cibo è ottimo, forse un po’ pesantino e sostanzioso, ma comunque non troppo strano per un palato italiano. I prezzi in generale sono molto abbordabili, il costo della vita rispetto all’italia è molto più basso, con meno di 8-10 euro si cena da nababbi in un ristorante in centro assaggiando specialità locali, non certo fish & chips…
Consiglio fortemente di passare per uno dei tanti bagni termali di cui Budapest è ricca, non costano molto e sono un vero toccasana, soprattutto se, come è successo al sottoscritto, avete camminato per tutto il giorno, avete vesciche di dimensioni fantozziane sotto i piedi e le ossa sembrano staccarsi a andare per conto loro…

La seconda meta del viaggio è stata Pécs; posta nel sud del paese si tratta di una città che ha subito innemerevoli invasioni, soprattutto culturali, a causa della sua posizione geografica.
Ne avevamo sentito parlare come della perla culturale dell’Ungheria, vi siamo arrivati pieni di aspettative, apparentemente tutte riconfermate dall’elevato numero di turisti… ce ne siamo andati come programmato dopo due giorni con un atroce dubbio: che ci stavano a fare tutti quei turisti?
Avevamo programmato di andare in avanscoperta il giorno dell’arrivo, per poi visitare con cura le attrazioni principali il giorno successivo; alla fine ci siamo resi conto che le attrazioni erano talmente poche, e la città talmente piccola che la mezza giornata di avanscoperta è ampiamente bastata per esplorare tutto con cura. Non vi dico la delusione e la noia il giorno successivo…

L’ultima tappa del viaggio è stata Siófok, posta sul lago Balaton, per gli ungheresi equivale alla nostrana Rimini, località balneare dal clima piacevole e dalle innemerevoli attrazioni turistiche.
Effettivamente le aspettative non sono state per niente deluse, Siófok ha tutto quello che si può aspettare da una località balneare, il tipico vialetto pieno di bancarelle e negozi, ristoranti ovunque, sale gioco, attrazioni per giovani (ogni sera sulla spiaggia vengono allestite diverse discoteche) e meno giovani (con concerti e degustazioni di specialità locali).
Due giorni che sono serviti a ricaricare le pile, ne avevamo proprio bisogno, soprattutto perchè la conclusione della vacanza prevedeva un viaggio fantozziano in treno fino all’Italia, 11 ore di viaggio per coprire meno di 600 Km, un vero record…

E ora godetevi un po’ di foto

25/08/2006

Il nano pelato

Berlusconi contro la società multietnica
“L’Italia cattolica deve essere degli italiani”
(Tratto da Repubblica.it)

E’ curioso notare come il nano pelato non perda mai la sua vena populistica, mettetelo in mezzo a una folla di integralisti cristiani (stile meeting CL di questi giorni) e lui vi dirà esattamente quello che vogliono sentirsi dire, mettetelo in mezzo a gente che si spacca la schiena 10 ore al giorno sui cantieri e (se non lo prendono a sprangate…) e lui dirà loro qualcosa di azzeccato, quasi come se avesse lavorato pure lui tra di loro e avesse passato la vita tra betoniere e carriole piene di malta.

E’ stupefacente vedere la sua versatilità, la sua sfacciataggine nel prendere per il culo chiunque, i suoi sostenitori la chiamano capacità comunicativa…. sarà, ma a me sembra tanto un leccare l’una o l’altra parte, un opportunismo bieco e spudorato, se almeno lo ammettesse dimezzerebbe nel giro di 24h le persone che non lo sopportano, perlomeno dimostrerebbe una volta tanto un po’ di onestà…

A proposito di onestà, mi è tornato alla mente un fantastico articolo, forse l’unico articolo frutto di un vero reportage giornalistico che sia mai apparso tra le pagine della Padania, quando era ancora un quotidiano leghista, prima che abbassasse i pantaloni e offrisse le proprie grazie al suddetto nano pelato…
Era composto da dieci semplici domande, dirette, spiazzanti, 10 domande al Sig. Berlusconi che mettessero in luce gli aspetti più contorti, inspiegabili e misteriosi che hanno permesso all’esimio da Arcore di diventare quello che è oggi, ve lo ripropongo dato che è impossibile trovarle sul sito della Padania, sperando che l’indicizzazione di google faccia ancora una volta il suo corso, imparziale e impietoso :)

  1. Il 26 settembre 1968, la sua Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l’intera area dove lei, signor Berlusconi, edificherà Milano2. Lei pagò il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre miliardi di lire. Questa somma, nel ’68, quando lei aveva 32 anni e nessun patrimonio familiare a disposizione, era di enorme portata. Oggi, tabella Istat alla mano, equivarrebbe a oltre 38.739.000.000 lire. Dopo l’acquisto, lei aprì un gigantesco cantiere edile, il cui costo arriverà a sfiorare i 500 milioni al giorno, che in 4-5 anni edificherà l’area abitativa di Milano2. Tutto questo denaro chi gliel’ha dato, signor Berlusconi? Chi si nascondeva dietro le finanziarie di Lugano? Risponda.
  2. Il 22 maggio 1974 la sua società Edilnord Centri Residenziali Sas compì un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni di lire (4,8 miliardi di oggi. Fonte Istat). Il 22 luglio 1975 – un anno dopo – la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando dai suddetti seicento milioni a due miliardi (14 miliardi di oggi. Fonte Istat). Anche in questo caso, che è solo l’esempio di alcune delle tante e fortissime ricapitalizzazioni delle sue società, signor Berlusconi, vogliamo sapere da dove e da chi le sono pervenuti tali ingentissimi capitali in contanti. Se lei non lo spiega, signor Berlusconi, si è autorizzati a ritenere che sia denaro di dubbia origine, denaro dall’orribile odore.
  3. Il 2 febbraio 1973, lei, signor Berlusconi, fondò un’altra società: la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa diventò una Spa, con un aumento di capitale a 500 milioni. In seguito, quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi, e lei farà in modo da emettere anche un prestito obbligazionario per altri 2 miliardi. Nell’arco di nemmeno tre anni, una sua società forte di un capitale di 20 milioni, appunto Italcantieri Srl, si trasformerà in un colosso, moltiplicando per 100 il suo patrimonio. Come fu possibile? Da dove prese, chi le diede, in che modo entrò in possesso, signor Berlusconi, di queste fortissime somme in contanti? Risponda. Lo spieghi.
  4. Il 15 settembre 1977 la sua società Edilnord Sas, signor Berlusconi, cedette alla neo-costituita Milano2 Spa tutto il costruito di Milano2 più alcune aree ancora da edificare. Tuttavia, quel giorno lei decise anche il contestuale cambiamento di nome della società acquirente. Infatti l’impresa Milano2 Spa cominciò a chiamarsi così proprio in quella data. Quando fu fondata a Roma, il 16 settembre ’74, rispondeva al nome Immobiliare San Martino Spa, «forte» di lire 1.000.000 di capitale e amministrata da Marcello Dell’Utri, il suo «segretario». Sempre il 15 settembre 1977, quel milione di salirà a 500, il 19 luglio 1978 a due miliardi. Un’altra volta: tutto questo denaro da dove arrivò?
  5. Signor Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima Fininvest, lei sa bene che nacque in due tappe. Il 21 marzo 1975 a Roma lei diede vita alla Fininvest Srl, venti milioni di capitale, che l’11 novembre diventeranno 2 miliardi con il contestuale trasferimento della sede a Milano. L’8 giugno 1978, ancora a Roma, lei fondò la Finanziaria di Investimento Srl, soliti 20 milioni, amministrata da Umberto Previti, padre del noto Cesare. Il 30 giugno 1978, quei venti milioni diventeranno 50, e il 7 dicembre 18 miliardi (81 miliardi di oggi). Il 26 gennaio 1979 le due «Fininvest» si fonderanno. Ebbene, questa gigantesca massa di capitali da dove arrivò, signor Berlusconi?
  6. Signor Berlusconi, lei almeno una volta sostenne che le 22 holding alla testa del suo impero societario vennero costituite da Umberto Previti per pagare meno tasse allo stato. Nessuno dubiterà mai più di queste sue affermazioni, quando lei spiegherà per quale ragione affidò consistenti quote delle suddette 22 holding alla società Par.Ma.Fid. di Milano, la medesima società fiduciaria che nel medesimo periodo gestì il patrimonio di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore di soldi sporchi per conto di Alfredo e Giuseppe Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Carmelo Gaeta e altri boss della mafia siciliana operanti a Milano. Perché la Par.Ma.Fid.?
  7. E’ universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore è nato col «mattone» per poi approdare alla tivù. Ebbene, sul finire del 1979, lei diede incarico ad Adriano Galliani di girare l’Italia ad acquistare frequenze televisive, ed infatti Galliani si diede molto da fare. Iniziò dalla Sicilia, dove entrò in società con i fratelli Inzaranto di Misilmeri, frazione di Palermo, nella loro Retesicilia Srl. Soltanto che Giuseppe Inzaranto, neo-socio di Galliani, era anche marito della nipote prediletta di Tommaso Buscetta, che nel 1979 non è un «pentito», è un boss di prima grandezza. Questo lei lo sapeva, signor Berlusconi? Sapeva di aver sfiorato i vertici della mafia?
  8. E’ certo che a lei, signor Berlusconi, il nome dell’Immobiliare Romana Paltano non può risultare sconosciuto. Certo ricorda che nel 1974 la suddetta società, 12 milioni di capitale, finì sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell’Utri. Fu proprio sui terreni posseduti da questa immobiliare che lei edificherà Milano3. Così pure ricorderà, signor Berlusconi, che nel ’76 quel piccolo capitale di 12 milioni salirà a 500 e il 12 maggio 1977 a 1 miliardo. Inoltre lei modificherà anche il nome a questa impresa, che diventerà la notissima «Cantieri Riuniti Milanesi Spa». Ancora una volta: da dove prese, chi le fornì i 988 milioni (5 miliardi d’oggi) per quest’ennesima iniezione di soldi?
  9. Lei signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio 1977 a Roma fondò l’Immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa società che possiede beni immobiliari pregiatissimi in Sardegna, l’anno successivo – era il 1978 – aumentò il proprio capitale a 900 milioni di lire in contanti. Signor Berlusconi, da dove arrivarono gli 899 milioni che fecero la differenza? E poi: da dove, da chi, perché lei entrò in possesso delle stratosferiche somme che le permisero di far intestare all’Immobiliare Idra proprietà in Costa Smeralda – ville e terreni – il cui valore è da contarsi in decine di miliardi? Dica la verità, signor Berlusconi. Sveli anche questo mistero impenetrabile.
  10. Signor Berlusconi, in più occasioni lei ha usato – vedi l’acquisto dell’attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio – la finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come in precedenza per la finanziaria Par.Ma.Fid., ha scelto una società fiduciaria al cui riguardo le cronache giudiziarie si sono largamente espresse. La Fimo, infatti, era la sede operativa di Giuseppe Lottusi, riciclatore di soldi sporchi dalla cosca dei Madonia, e Lottusi il 15 novembre del 1991 verrà condannato per questo a 20 anni di reclusione. Ebbene, la transazione per l’acquisto di Lentini, tramite la Fimo, avvenne nella primavera del 1992. Perché la Fimo, signor Berlusconi?

01/08/2006

Animali

Ho appena letto un un blog di Kataweb, l’autrice dopo aver parlato di vivisezione ed esperimenti sugli animali si è dichiarata convinta a diventare vegetariana…
Vi confesso che questa cosa mi ha sempre lasciato un po’ perplesso, e non mi riferisco tanto al diventare vegetariani in se (questo posso anche capirlo, è scientificamente provato che cibarsi di soli vegetali eviti di incorrere in tantissimi problemi), mi riferisco a questa specie di sensibilità verso gli animali in pieno stile Studio Aperto…

Sarà che sono sempre vissuto in campagna e che la vista di animali (vivi o morti) non è mai stato un problema, sinceramente non riesco a capire le scene strazianti di fronte agli agnellini destinati al macello o a qualche cane legato alla catena, li ho sempre considerati animali e mai persone, non ho mai pensato di maltrattare un animale(ovvero picchiarlo senza motivo o fargli mancare il necessario per vivere), semplicemente ritengo che debba essere trattato come tale, senza tutti quei vizi che purtroppo mi tocca vedere sempre più spesso…

Mi ha sempre incuriosito notare come spesso chi vive in città abbia una visione idilliaca della campagna e di chi vi abita, per poi rabbrividire di fronte all’uccisione di qualche coniglio o a qualche gallina con il “collo tirato”, di fronte a un bel piatto di polenta e coniglio però si torna tutti d’accordo :)

24/07/2006

Pessimismo e fastidio…

Avete mai avuto l’impressione che qualcuno da qualche dimensione parallela vi stia spiando e come nella migliore tradizione di Star Trek, sottoforma di un piccolo e maligno Q, vi faccia piombare qualche rogna tra capo e collo, per rovinarvi quello che sembrava essere un tranquillo inizio di settimana?
C’è chi la chiama “sfiga”, chi “Legge di Murphy”, sta di fatto che oggi me ne stanno capitando di ogni sorta… se non fosse che in questi giorni sto dormendo in un lago di sudore potrei dire che stamattina sarebbe stato meglio se fossi rimasto a letto.

sigh…

14/07/2006

Benvenuti

Alla fine ho deciso di fare qualcosa con questo benedetto sito.

Direi di cominciare con le presentazioni, per ora accontentatevi della mia onorevole figura, sono questo essere furbetto che gira per la rete e si diverte a curiosare dappertutto :)

kender.gif

Non muovetevi e non cambiate canale, tra poco ne vedrete delle belle su queste pagine, se nel frattempo non riuscite proprio a stare fermi potete sempre lasciare un commento, giusto per farmi sapere se il tema che ho scelto vi piace.

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