27/04/2009

Addio Geocities

PI ha pubblicato proprio ora una news riguardante l'imminente chiusura di uno dei network storici del web, Geocities.
Per chi non lo conoscesse (beata gioventù…), Geocities permetteva ai propri utenti di usufruire di uno spazio web gratuito e personale, inizialmente strutturato come se il sito non fosse altro che la propria abitazione con tanto di indirizzo che riproduceva una pseudo-città online.

Per molti ora potrà sembrare un servizio inutile e banale, spazio web gratuito? Che c'è di nuovo?
Consideriamo però che quello di Geocities fu il primo di questo genere di servizi, un pioniere che ha fatto da apripista in un'epoca dove solo il fatto di connettersi alla rete significava spendere una sacco di quattrini.
Era il periodo dei mailto linkati con le @ animate, delle gif "lavori in corso", dei frameset messi a casaccio; i fogli di stile non esistevano nemmeno nella mente di chi li ha inventati, era la golden age dell'html, quando l'editor per eccellenza era il notepad, quando fare una tabella in html era un lavoro da mal di testa :)

Qualcuno si chiederà perchè non stia esultando per la chiusura di questo arcaico e inutile servizio…
Il motivo è semplice, Geocities ha rappresentato un fenomeno culturale e sociale pazzesco, è stato il precursore di quelle che oggi chiamiamo community, è stato il servizio che ha dato il via ai webring, per non parlare dell'incredibile spinta culturale che ha dato ad una intera generazione.
Teniamo presente che Geocities è stato il servizio che ha spinto a formarsi tutta la prima generazione di webdesigner, gente che ha cominciato a smazzolarsi tonnellate di reference html, messe poi in pratica con freddi tag scritti su un file di testo.

Insomma erano i tempi in cui per fare qualcosa occorreva impegno, dedizione, pazienza e costanza… :\
Anche se mi rendo conto che tutto questo può sembrare vecchio e decrepito, del resto vivamo nell'epoca del "2.0", dove anche un babbuino ubriaco saprebbe gestire una pagina su facebook o myspace :(

20/04/2009

UDC?

Spero che Massimo Mantellini mi scuserà se mi permetto di rubare una gif al suo sito, ma è già passato un quarto d'ora da quando l'ho vista e mi sono messo a ridere, ora il mal di pancia comincia a essere insopportabile… ROTFL! :D

 

 

Per chi ha voglia di sbizzarrirsi consiglio il generatore di cartelloni dell'UDC presente sul sito di PTWG

11/03/2009

Mezzo filotto

Giusto per ribadire e confermare quanto ho esposto nel post precedente, in meno di due mesi sono riuscito a rifilare un mezzo filotto videoludico.
Per la precisione ho portato a conclusione:

  • Fallout 3
  • Red Alert 3
  • Dead Space
  • Call of Duty: World at War

Pergiunta ieri ho concluso pure la seconda stagione di Dexter (consigliatissimo, appena trovo due minuti farò un breve my2cents), così, trovandomi senza nulla da fare nel tragitto casa-lavoro, mi sono fiondato in edicola e ho dato una lettura a quella che un tempo rappresentava una autentica bibbia per quelli che oggi definiremmo hardcore-gamers, ovvero l'eterno The Games Machine.

Come al solito ho trovato molto più stimolanti le riflessioni di quelle vecchie cariatidi dei redattori storici (con l'aggiunta di quel guascone di Adso Da Melk) piuttosto che le recensioni dei videogiochi.
Tra le altre cose si rifletteva sull'evoluzione dei videogiochi, di come la massificazione di quest'arte (guai a chi contesta questa definizione!) abbia portato ad un appiattimento del livello di sfida in favore di una esperienza guidata, addomesticata in modo da soddisfare soprattutto l'utenza occasionale.
Sto giusto scrivendo una bella mail pepata al buon Stefano Silvestri, magari nei prossimi giorni la pubblicherò per dovere di cronaca.

 

09/03/2009

30 anni

Ebbene si, alla fine ci sono arrivato pure io ai fatidici 30 anni.
Molti si staranno chiedendo cosa ci faccia ancora qui a scrivere parole deliranti su un sito, a passare serate e week end attaccato ad un computer a giocare, a fare km su km per andare ad un lanparty, a spendere per un mousepad più di quanto gli altri siano disposti a spendere per il completo mouse+tastiera, a spulciare le caratteristiche della scheda video di turno, o della fix di turno per ottenere quel fotogramma in più al secondo.

Ve lo concedo, la domanda è lecita, ma anche se non sono tenuto a dare una risposta la darò lo stesso, e la risposta è: lo faccio perchè MI PIACE :D
Perchè godo ancora oggi ad assemblarmi il mio pc, a smandrappare la mia configurazione, a sacramentare stando dietro agli ultimi drivers, a sperimentare nuove configurazioni, a sparacchiare addosso agli avversari, tanto in single player quanto in multiplayer. Mi diverto a fare le 4 di mattina attaccato ad un team deathmatch in lan, mi diverto a insultare le mie vittime e a rosicare per quell'headshot subito che non ti aspettavi.

Qualcuno farà le solite obiezioni, la vita è altro, la vita è farsi una famiglia… bla bla bla…
Se il vostro obbiettivo è questo fate pure, continuate pure senza di me, io ho eserciti da armare e mandare in battaglia, pianeti da esplorare, imperi da fondare, mondi fantasy vivere, io ho visto cose che voi uomini non potete immaginare…

…e non ho intenzione di fermarmi :)

01/02/2009

Australian Open 2009

Chi mi conosce sa che nonostante i 13 (TREDICI) anni passati a giocare a pallacanestro la mia vera passione sportiva è sempre stata il tennis.Non l'ho mai praticato a livello agonistico, ciò nonostante mi è entrato in testa, sarà stata la classe di Ivan Lendl e Boris Becker, le discese a rete di Stefan Edberg, la tenacia di Michael Chang, l'arroganza e l'estro di John McEnroe o la perfezione di Pete Sampras, o forse semplicemente le fantastiche telecronache di Rino Tommasi, Gianni Clerici e Ubaldo Scanagatta.

Ebbene, oggi ho avuto il sommo piacere di assistere ad uno degli incontri più storici e combattuti di sempre, uno scontro tra due titani che ormai sono entrati nella storia di questo sport.
Ovviamente mi riferisco alla finale dell'Australian Open che ha consacrato vincitore Rafael Nadal contro il sempre più "ex" numero uno Roger Federer.
Lo ammetto, trovo Nadal volgare a vedersi e poco aggraziato nel gioco, la sua battuta è inguardabile oltre che inefficace; il suo modo di porsi in campo poi, con quel continuo sistemarsi i pantaloncini, è a dir poco volgare…
Però devo ammettere che il ragazzo ha i numeri, e questo sia fisicamente (fenomenale la sua prestazione, soprattutto considerando i disguidi infortunistici dell'anno scorso) che mentalmente; si è dimostrato maturo, onesto e rispettoso di un campione (Federer) dal quale secondo me ha ancora molto da imparare, ma dal quale ha già imparato parecchio…

Peccato solo per il cedimento fisico e mentale del campione svizzero all'ultimo set, nonostante questo si è vista una grande dimostrazione di sport, agonismo, tecnica, fairplay, con tanto di premiazione commovente che ha dimostrato l'umanità sia di Roger che di Rafa, complimenti ad entrambi. Speriamo di rivedere uno spettacolo simile al prossimo Wimbledon, magari a ruoli invertiti :)

Per la cronaca, le interviste e i commenti vi rimando al sempre ottimo sito di Ubaldo Scanagatta dove potrete trovare anche l'intervista al mitico Rino Tommasi, http://ubitennis.quotidianonet.ilsole24ore.com/

 

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