15/02/2012

Social networking

Molte persone mi chiedono come mai non utilizzo Facebook, Google+, Twitter e altri servizi di social networking, il motivo è molto semplice:

Facebook

14/12/2011

Mousepad

Questa mattina sono passato da un noto negozio di hardware e “geekware” di Milano, già che c’ero ho raccattato un banale mousepad per la mia postazione di lavoro in ufficio.

Il mousepad è pessimo, ma l’immagine merita ^__^

09/12/2011

De-googleize

E’ da un po’ di tempo che ci penso, e forse ora è giunto il momento di fare qualcosa di concreto…

Quanti di voi usano i servizi di Google?
Qualche settimana fa mi sono messo a fare due conti e mi sono reso conto che è da più di 7 anni (per la precisione dal settembre 2004) che Google è il fulcro della mia vita online.

Da allora Gmail è il primo sito che apro quando mi trovo davanti ad un browser, seguito a breve distanza da Google Reader; da ancora più tempo ricerca equivale a www.google.com e prima di andare in qualche luogo sconosciuto Google Maps è la fonte primaria di punti di riferimento se non addirittura di fotografie della destinazione…

Vi prego di non fraintendermi, i servizi di Google sono SPETTACOLARI, funzionano piuttosto bene (anche se dietro le quinte qualcosa comincia a scricchiolare… chi gestisce qualche server di posta elettronica e ha a che fare con blacklist antispam ne sa qualcosa) e in questo momento non trovo nessun motivo valido per non consigliarli, anzi forse uno ne ho: creano dipendenza :\

La mia non è e non vuole essere una stupida e sterile guerra contro i mulini a vento, non ce l’ho con Google, ne dal punto di vista tecnico ne per quanto concerne la privacy (Google ormai conosce i miei più reconditi segreti, vizi e virtù, molto più dei miei famigliari o amici più stretti), semplicemente mi sono posto questa semplice domanda: in una scala da 1 a 10 a quanto ammonterebbe il mio disagio se Google interrompesse questi servizi domattina?

Visto che per quanto mi riguarda la risposta varia tra 27 e 94, ho pensato che fosse arrivato il momento di darmi una mossa…

23/11/2011

Windows cluster forcecleanup

Windows riesce sempre a sorprenderti, quando pensi di aver raggiunto una livello di esperienza professionale tale da poter dire con fare soddisfatto “ho visto sfighe che voi uomini non potete immaginare…”, ecco che in quel momento ti capita tra capo e collo un cluster Windows claudicante da riportare sulla retta via.

Personalmente non ho mai visto di buon occhio questa tecnologia, ho installato e configurato alcuni cluster active/passive su distribuzioni RedHat, ma su Windows mi ha sempre indispettito questo alone di mistero che si frappone tra utente e risorse del cluster, oppure il fatto che fosse necessario un dominio Active Directory per fare qualcosa che una banale RedHat fa con un file xml editabile con vi.

La situazione di partenza è la seguente:

  • OS Windows Server 2003 Enterprise
  • storage su SAN FC definito come risorsa di cluster
  • server disconnesso dal dominio Active Directory con indirizzi e hostname differenti rispetto alla condizione di normale funzionamento del cluster

L’obbiettivo è riportare il server ad essere un sistema stand-alone con risorse indipendenti (in particolare lo storage) dal cluster Windows.

A tal proposito Microsoft viene in soccorso con il seguente articolo; se siete fortunati vi basterà lanciare il comando che segue ottenendo il risultato sperato:

C:\>cluster node /forcecleanup
Attemping to clean up node 'clustest01' ...
Clean up successfully completed.

Tornate dal vostro manager e bullatevi di fronte ai colleghi (che ovviamente ignoreranno ogni dettaglio riguardante il problema e vi guarderanno come il tipico nerd alieno :\ )

Se invece siete sfortunati come il sottoscritto e quando attraversate la strada anche i gatti neri “si toccano” invece otterrete:

C:\>cluster node /forcecleanup
Attemping to clean up node 'clustest01' ...

System error -2147352567 has occuerred (0x80020009).
Exception occurred.

A questo punto non fatevi prendere dal panico e verificate quanto segue:

  • log del servizio di clustering nel percorso C:\WINDOWS\system32\LogFiles\Cluster
  • aprite il registro di sistema lanciando il comando regedit e verificate che il valore della chiave di registro
    HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\Currentversion\Cluster Server\ClusterInstallationState sia settato a ‘2’
    Nel caso non lo fosse modificatela in modo che abbia quel valore, riavviate e riprovate a lanciare il comando di forcecleanup

Nel caso in cui la modifica della chiave di registro ClusterInstallationState non abbia sortito gli effetti sperati non vi resta che passare alla soluzione radicale…
NO FERMI! Lasciate stare il cd di installazione! Reinstallare il sistema operativo per un problema ad un servizio è da noob :)

Procedete in questo modo:

  1. utilizzando regedit effettuate il backup delle chiavi di registro:
    – HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\ClusNet
    – HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\ClusSvc
    – HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\ClusDisk\Parameters
    – HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\ClusDisk\Enum
  2. backup dei file/directory:
    – C:\WINDOWS\Cluster\MSCS\
    – C:\WINDOWS\Cluster\CLUSDB
  3. utilizzando regedit cancellare le chiavi di registro indicate al punto 1 e i file/directory indicati al punto 2
  4. modificate la chiave di registro HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\Currentversion\Cluster Server\ClusterInstallationState settando il valore a ‘1’
  5. riavviate il sistema operativo
  6. rilanciate il comando “cluster node /forcecleanup”, ora l’esecuzione dovrebbe essere andata a buon fine e le risorse di storage dovrebbero essere tornate accessibili come lun indipendenti.
  7. YEPPA!

22/11/2011

Esportare log.nsf in formato testo

Come qualunque sistemista potrà confermarvi i log sono l’essenza stessa di questo lavoro.
Il log sono la fonte di conoscenza suprema, sono la chiave di volta del processo di problem solving, i log sono la luce in fondo al tunnel :)

Lotus Domino di default ha il brutto vizio di scrivere i log in un database (solitamente log.nsf) ruotando i log stessi in differenti documenti, un sistema che per certi versi può risultare comodo e funzionale, per altri una fonte inesauribile di mal di testa e maledizioni.
Esistono apposite opzioni per far loggare il servizio in append ad un file di testo su filesystem, nella vita però si sa che “la fortuna è cieca ma la sfiga vede anche i raggi gamma” (cit) e non sempre è possibile modificare la configurazione per abilitare queste features.

Per chi dovesse trovarsi in questa situazione segnalo un semplice agente Lotuscript in grado di esportare in un file di testo (c:\temp\out.txt) il body dei documenti selezionati da una vista del database log.nsf

Sub Initialize
    Dim session As NotesSession
    Dim db As NotesDatabase
    Dim dc As NotesDocumentCollection
    Dim doc As NotesDocument
    Dim stream As NotesStream

    Set session = New NotesSession
    Set db = session.CurrentDatabase
    Set dc = db.UnprocessedDocuments
    Set doc = dc.GetFirstDocument

    Set outStream = session.CreateStream
    If Not outStream.Open("c:\temp\out.txt", "binary") Then
        Messagebox outPath,, "Open failed"
        Exit Sub
    End If
    If outStream.Bytes <> 0 Then
        Messagebox outPath,, "File exists and has content"
        Exit Sub
    End If

    While Not(doc Is Nothing)
        Forall voce In doc.EventList
            Call outStream.WriteText(voce )
            Call outStream.WriteText(Chr(13) & Chr(10))
        End Forall

        Set doc = dc.GetNextDocument(doc)
    Wend
End Sub

Come qualunque sistemista potrà confermarvi, i log sono l’essenza stessa di questo lavoro.
Il log sono la fonte di conoscenza suprema, sono la chiave di volta del processo di problem solving, i log sono la luce in fondo al tunnel :)

Lotus Domino di default ha il brutto vizio di scrivere i log in un database (solitamente log.nsf) ruotando i log stessi in differenti documenti, un sistema che per certi versi può risultare comodo e funzionale, per altri una fonte inesauribile di mal di testa e maledizioni.
Domino prevede apposite opzioni per far loggare il servizio in append ad un file di testo su filesystem, purtroppo però non sempre è possibile modificare la configurazione per abilitare queste features.

Per chi dovesse trovarsi in questa situazione segnalo un semplice agente Lotuscript in grado di esportare in un file di testo (c:\temp\out.txt) il body dei documenti selezionati da una vista del database log.nsf

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