26/01/2007
Io non voglio un moderato!!!
Moderato, questa è la parola che è sulla bocca di tutti, lo psiconano poi ne è il più profondo estimatore…
Riempie i suoi farneticanti discorsi di elogi ai "moderati", dice che fonderà il partito dei "moderati", invita i "moderati" che hanno votato l'Unione a passare da lui…
Ma chi sono poi questi moderati?!?!
Io vi do un po' di definizioni parafrasando un bellissimo manifesto elettorale di Dario Fo (che si era candidato alla carica di sindaco di Milano durante le ultime elezioni nel capoluogo lombardo), voi ditemi cosa ne pensate (vi ricordo che potete commentare ogni mia farneticazione eh :D)
Ma veramente volete un moderato?
Il moderato è forte con i deboli e debole con i forti.
Il moderato finge di risolvere i problemi senza affrontarli!
Il moderato chiude un occhio sulle speculazioni edilizie.
Il moderato caccia gli inquilini dalle case in centro e poi le rivende ai magnati della speculazione.
Il moderato trasforma in ghetto la periferia.
Il moderato accetta una scuola per ricchi e una per i poveri.
Il moderato lascia intristire la città, e applaude ai grattacieli, dove non si vedono bambini che giocano e gente che pedala in bicicletta.
Il moderato teme di dispiacere ai cittadini che contano
E non concede la parola a quelli che non hanno voce.
Il moderato non cambierà mai nulla.
Il moderato non risolverà il problema dell'inquinamento, non salverà i polmoni da settantenni dei bambini di 5 anni.
Il moderato non vi libererà dal traffico, dal milione di automobili spernacchianti che hanno trasformato la città in una camera a gas.
Oggi sembra che non essere moderati sia un difetto o un delitto; oppure che sia un privilegio dei giovani.
Nessun moderato ha mai fatto la storia, e nessun moderato ha mai preso un Nobel.
Io non voglio un moderato!
Voglio un paese governato da gente che rischia.
Perché credo che il rischio del cambiamento sia l'unica risposta corretta per chi crede in questo Paese.
Se scegliete di non votare un moderato, rischiate molto…
rischiate persino di trovarvi finalmente a vivere in un Paese migliore!"
Marzo 2nd, 2007 ore 10:24
Con queste parole si confonde la moderatezza con il giusto-non giusto, non e’ cosi’ che funziona. E’ facile sostenere una propria tesi adducendo ad errori generici di una controparte, per quanto, qualsiasi tesi umana e’ fallace. Spesso se si e’ moderati e’ perche’ si cerca l’equilibrio delle cose e non il comodo assoluto di una parte piuttosto che di un’altra. E’ perche’ si vede le realta’ a sfumature, si sa comprendere e capire che la realta’ non e’ rosso e nero (o se vi piace di piu’ bianco e nero).
La liberta’ di ognuno di noi e’ una costrizione per tutti gli altri, allora perche’ dovrei essere cosi’ egoista dal voler sostenere con forza una posizione non moderata e che sia “di comodo” per me? Cosi’ ad ogni affermazione si potrebbe rispondere a quanto e’ stato detto da un non moderato.
Un moderato cerca di minimizzare la costrizione per gli altri, ridurre al minimo lo sforzo di cui parlavo.
Gli stessi latini affermavano che virtu’ sta al centro, forse perche’ e’ l’unica via che porta all’equilibrio delle parti… ora guardate il simbolo del TAO, notate niente? E’ puro equilibrio.
Che due grandi civilta’ del passato, cosi’ lontane geograficamente, affermassero gli stessi principi secondo me e’ meritevole per lo meno di una riflessione, sempre nel buon nome del miglioramento proprio e della societa’.
Marzo 3rd, 2007 ore 11:47
Ora dirò una cosa che ti sorprenderà e che apparentemente può suonare falsa rispetto a quanto scrivevo nel blog: sono d’accordo con te :)
A parte gli scherzi, credo che tutto si basi su un errore di fondo, la definizione di “moderato”.
Nel blog io facevo riferimento alla definizione politica di “moderato”, e non alla definizione vera, quella data dal buonsenso.
Mi riferivo a una parte politica (ovvero il centro-destra) che si riempie sempre la bocca di questa parola e che nei fatti però non sa nemmeno cosa sia questo equilibrio di cui parlavi tu, tant’è che i risultati sono stati catastrofici e hanno ispirato le parole di Dario Fo che ho riadattato e riportato.