15/02/2012

Social networking

Molte persone mi chiedono come mai non utilizzo Facebook, Google+, Twitter e altri servizi di social networking, il motivo è molto semplice:

Facebook

09/12/2011

De-googleize

E’ da un po’ di tempo che ci penso, e forse ora è giunto il momento di fare qualcosa di concreto…

Quanti di voi usano i servizi di Google?
Qualche settimana fa mi sono messo a fare due conti e mi sono reso conto che è da più di 7 anni (per la precisione dal settembre 2004) che Google è il fulcro della mia vita online.

Da allora Gmail è il primo sito che apro quando mi trovo davanti ad un browser, seguito a breve distanza da Google Reader; da ancora più tempo ricerca equivale a www.google.com e prima di andare in qualche luogo sconosciuto Google Maps è la fonte primaria di punti di riferimento se non addirittura di fotografie della destinazione…

Vi prego di non fraintendermi, i servizi di Google sono SPETTACOLARI, funzionano piuttosto bene (anche se dietro le quinte qualcosa comincia a scricchiolare… chi gestisce qualche server di posta elettronica e ha a che fare con blacklist antispam ne sa qualcosa) e in questo momento non trovo nessun motivo valido per non consigliarli, anzi forse uno ne ho: creano dipendenza :\

La mia non è e non vuole essere una stupida e sterile guerra contro i mulini a vento, non ce l’ho con Google, ne dal punto di vista tecnico ne per quanto concerne la privacy (Google ormai conosce i miei più reconditi segreti, vizi e virtù, molto più dei miei famigliari o amici più stretti), semplicemente mi sono posto questa semplice domanda: in una scala da 1 a 10 a quanto ammonterebbe il mio disagio se Google interrompesse questi servizi domattina?

Visto che per quanto mi riguarda la risposta varia tra 27 e 94, ho pensato che fosse arrivato il momento di darmi una mossa…

03/02/2010

RI-RI-ROTFL

30/01/2010

RI-ROTFL!!!

27/04/2009

Addio Geocities

PI ha pubblicato proprio ora una news riguardante l'imminente chiusura di uno dei network storici del web, Geocities.
Per chi non lo conoscesse (beata gioventù…), Geocities permetteva ai propri utenti di usufruire di uno spazio web gratuito e personale, inizialmente strutturato come se il sito non fosse altro che la propria abitazione con tanto di indirizzo che riproduceva una pseudo-città online.

Per molti ora potrà sembrare un servizio inutile e banale, spazio web gratuito? Che c'è di nuovo?
Consideriamo però che quello di Geocities fu il primo di questo genere di servizi, un pioniere che ha fatto da apripista in un'epoca dove solo il fatto di connettersi alla rete significava spendere una sacco di quattrini.
Era il periodo dei mailto linkati con le @ animate, delle gif "lavori in corso", dei frameset messi a casaccio; i fogli di stile non esistevano nemmeno nella mente di chi li ha inventati, era la golden age dell'html, quando l'editor per eccellenza era il notepad, quando fare una tabella in html era un lavoro da mal di testa :)

Qualcuno si chiederà perchè non stia esultando per la chiusura di questo arcaico e inutile servizio…
Il motivo è semplice, Geocities ha rappresentato un fenomeno culturale e sociale pazzesco, è stato il precursore di quelle che oggi chiamiamo community, è stato il servizio che ha dato il via ai webring, per non parlare dell'incredibile spinta culturale che ha dato ad una intera generazione.
Teniamo presente che Geocities è stato il servizio che ha spinto a formarsi tutta la prima generazione di webdesigner, gente che ha cominciato a smazzolarsi tonnellate di reference html, messe poi in pratica con freddi tag scritti su un file di testo.

Insomma erano i tempi in cui per fare qualcosa occorreva impegno, dedizione, pazienza e costanza… :\
Anche se mi rendo conto che tutto questo può sembrare vecchio e decrepito, del resto vivamo nell'epoca del "2.0", dove anche un babbuino ubriaco saprebbe gestire una pagina su facebook o myspace :(

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