14/08/2015

Diario di un niubbo spaziale, episodio 3

La placida oziosità agostana ha preso possesso della corp, era prevedibile, era previsto ed è successo… ma non mi aspettavo certo in misura così massiccia.

L’estate è sempre stata la “bassa stagione” dal punto di vista videoludico, lo è dappertutto, dagli sparatutto ai massive multiplayer.
Ho osservato questo fenomeno in tutte le esperienze multiplayer più significative della mia “carriera”, da Battlefield 2 a Lotro, da Battlefield Bad Company 2 a Eve, quello che però mi ha stupito è osservare quanto questo fenomeno sia più intenso in quest’ultimo.
Ok il mare, ok le ferie, ok il caldo, ma non posso fare a meno di domandarmi quale sia la causa di questa così più massiccia sparizione di giocatori in Eve rispetto ad altri giochi simili.
Ovviamente questo fenomeno è direttamente proporzionale alle attrattive turistico/ambientali del paese di provenienza dei giocatori, pertanto noi italiani siamo più soggetti a sparire al mare rispetto a giocatori di altra nazionalità, però Eve è un gioco globale (a differenza degli altri mmorpg che invece hanno cluster regionali) dove capita di trovare gente da tutto il mondo, e quindi il fenomeno teoricamente dovrebbe essere meno percepibile.

Forse a pensarci bene questo è solo uno dei fattori che concorrono ad alimentare il fenomeno, io credo vada considerata anche la natura stessa del gioco.
Nei classici mmorpg le sessioni si dividono principalmente tra cazzeggio, questing in solitario, farming, pve serio (raid) e pvp, di queste solo le ultime due possono essere considerate attività intense e mentalmente impegnative o stressanti, e di certo non coprono la maggior parte del tempo di gioco, anzi sono una sparuta (per quanto piacevole) eccezione.

In Eve Online tutto questo è radicalmente diverso, lungi da me l’affermare che non esista farming, però anche durante i periodi di gioco meno intensi la tensione è sempre alta, il gank è sempre dietro l’angolo e fino a prova contraria ogni giocatore non esplicitamente alleato è da considerarsi una minaccia.
Il tasso di rischio è inversamente proporzionale al security status dei sistemi in cui si gioca (più alto il security status e più sicuri sono i sistemi e bassi i guadagni, viceversa i sistemi con security status più basso sono più rischiosi ma garantiscono maggiori opportunità e profitti), se poi fate parte di una corp, ed essa di una alleanza, vi ritroverete quasi sicuramente a giocare in sistemi low sec oppure null sec, quindi con regole di ingaggio molto permissive.

E’ solo una ipotesi, ma sono convinto che questo fattore incida tanto quanto quelli ambientali nello spingere i giocatori verso altri lidi durante il periodo estivo, Eve è oggettivamente un gioco impegnativo e stressante, molto più di tanti altri concorrenti, e chiaramente un elevato livello di stress e concentrazione mal si sposano con il caldo, l’afa, l’umidità alle stelle, gli insetti rompipalle, insomma con tutte le chicche di questa stagione.

Dopo la supercazzola passiamo a fare il punto della situazione.
Il soggiorno in Tribute si sta dimostrando piacevole e redditizio, contrariamente ad alcuni feedback che mi sono pervenuti l’alleanza di cui facciamo parte si sta dimostrando davvero piacevole; la zona è sempre ricca di spunti, le flotte non mancano mai (sia strutturate e organizzate che improvvisate), ci sono un sacco di opportunità per il pve (ratting oppure combat sites di varia natura), per il mining (mega cluster di asteroidi tutti da sminare), per l’industria (stazioni con parecchi bonus), la planetary interaction (pianeti un po’ più poveri rispetto alla nostra vecchia zona ma passabili) e il tutto a due passi da Jita (il più grande hub commerciale del gioco in cui si può trovare TUTTO).
Onestamente pensavo che la lingua non costituisse un grosso problema, in realtà si sta dimostrando più ostico del previsto, alcuni fleet commander parlano molto bene e sono comprensibilissimi, altri invece (in particolare inglesi) biascicano o parlano alla velocità della luce, gradualmente però ci sto facendo l’abitudine.
I miei personaggi crescono come previsto, un paio (il main e il primo alt) macinano risorse sui pianeti come macchine e producono una buona resa, il terzo alt invece è in stand-by, sto preparando un piano titanico per la produzione di nanite repair paste (uno dei consumabili più comuni del gioco).

Il main prosegue nel suo piano di addestramento, finalmente posso portare la tanto agognata Ishtar (con la quale finalmente posso far parte delle flotte di alleanza con fitting standard e competitivo, oltre ad essere utilissima nel ratting) ho cominciato a esplorare il magico mondo delle logistiche (navi che riparano scudi e armatura, un po’ l’equivalente del ruolo healer negli altri giochi) e posso portare il mio primo interceptor (per ora un semplice Ares per potermi muovere agevolmente e in sicurezza).
Ora sono a un bivio, proseguire con le skill da logistica e specializzarmi in quel ruolo oppure investire i prossimi due mesi a rifinire le skill sui droni per massimizzare l’income dato dal ratting… oppure skillare un jumpfreighter e buttarmi sui trasporti e la logistica di alleanza… oppure skillare un Tengu per farmi le combat sites più toste… oppure…

ishtar

Vabbè come si è capito non ho le idee chiare, ancora oggi se qualcuno mi chiedesse cosa voglio fare a Eve, rispondere come dopo il primo mese di gioco: TUTTO
Non è una buona strategia, non è conveniente, non aiuta a crescere… ma per me è l’unica possibile, il gioco ha tanto da offrire e specializzarmi su un singolo aspetto per me equivarrebbe a sprecare il (poco) tempo che posso dedicargli.

18/04/2015

Diario di un niubbo spaziale, episodio 2

Nemmeno tre mesi di gioco e già tutto cambia.
Il mega progetto della alleanza italiana è stato abbandonato e si è deciso di migrare, anzichè dare vita ad una piccola alleanza formata da tante corp si è deciso di creare una grande corp italiana e con essa entrare in una alleanza più grande e internazionale; non troppo grande (in modo da essere competitivi e anzi decisivi) ma nemmeno troppo piccola e insignificante.
La scelta è caduta su una alleanza che fa parte della mastodondica Goonswarm Federation, una delle gigamegaultra ally storiche di Eve Online, una di quelle che muove migliaia di giocatori e navi ad ogni op, una di quelle realtà che hanno fatto e fanno tutt’ora la storia del gioco.
I vantaggi di questa scelta sono molteplici, facciamo parte di un gruppo che già fa un sacco di cose alle quali possiamo aggregarci, siamo comunque indipendenti e possiamo gestirci come vogliamo facendo op in autonomia, stiamo in una regione di spazio molto interessante e molto vicina all’hub commerciale più grande del gioco (Jita), abbiamo un sacco di servizi in più rispetto a quelli che la nostra vecchia ally fai-da-te poteva offrire (cmq ci stavamo organizzando per avere tutto anche nei vecchi sistemi).
All’inizio ero un po’ dubbioso riguardo alla location, col passare delle settimane però mi sto ricredendo, anzi mi fa parecchio piacere partecipare ad attività con gente che non conosco, che magari non sarà brava o preparata come i nostri fleet commanders, però ci si diverte.

Il trasloco è stato decisamente traumatico, io sono noob con poche navi e pochi asset, ciò nonostante il periodo transitorio e poi il trasloco sono stati stressanti, non tanto per gli spostamenti (agevolati da un’ottima logistica di corp) ma per il fatto di rompere una ruotine di attività ormai ben avviate che andavano avanti da più di 2 mesi, senza contare il discreto costo economico dell’operazione (circa il 20% dei miei averi, senza contare le navi più piccole che ho lasciato in low sec e che probabilmente non andrò mai a recuperare).

trasloco

A tal proposito ho ripreso solo da pochi giorni la mia produzione planetaria nella nostra nuova casa, purtroppo il prodotto con cui ho trafficato fin’ora (refrigerante) ha avuto un crollo di prezzi impressionante (ne conservo ancora una discreta scorta in attesa che il mercato riprenda), nel frattempo ho deciso di cambiare produzione e puntare sull’uranio arricchito, che ha un ottimo margine di guadagno e mi dovrebbe dare un bel boost al borsellino…

coolant

In generale il gioco procede come previsto, ovvero secondo i miei ritmi da bradipo.
Sto cominciando ad uscire dal tunnel delle skill da noob e pian piano sto arrivando ad avere le skill fondamentali ad un livello quasi decente; fino ad ora aprendo il fitting di qualche nave ero costantemente tempestato di X rosse ad ogni modulo (segno che non soddisfavo i requisiti di skill previsti per poter usarlo), ora i segni di spunta verdi sono sempre più frequenti, cpu e powergrid sono a un buon livello e ottenere un setup con capacitor stabile è sempre meno difficile (quando non è stabile la nave letteralmente “si spegne” e si diventa carne da macello).

Anzi mi correggo, non sono diventato figo tutto d’un colpo, e di fatto il mio pg è ancora un niubbo a cui mancano millemila skill… quello che è cambiato è molto più interessante, è cambiato il mio approccio al gioco; all’inizio tutto era oscuro e i consigli che mi piovevano addosso (sempre utili e bene accetti) mi suonavano un po’ come dogmi incompresibili, ora comincio faticosamente a capire il perchè di certe scelte, analizzo i fit che mi vengono passati con tool esterni al gioco e capisco perchè non posso usare un determinato modulo o setup, quindi decido la strategia per riempire quei vuoti soddisfando i requisiti che mi mancano.
Sembra una banalità ma mi ci sono voluti ben 3 mesi di gioco (merito anche della mia ottusità crassa, supina, turpe e vergognosa…) per uscire dal vuoto cosmico di ignoranza che mi circondava, e ora comincio a vedere la luce… sarà lunga ma è pur sempre qualcosa.

PS: se qualcuno deciderà un giorno di provare ad addentrarsi in Eve tenga presente questo sacro assioma: prima ancora di installare il gioco scaricare e installate Eve Fitting Tool.
E’ una semplice utility che utilizzando le API del gioco permette di provare qualsiasi fit possiate immaginare senza dover comprare nulla, con questo il gioco assume tutta un’altra prospettiva e quello all’inzio può sembrare oscuro e insondabile acquista magicamente un senso :)

Stay tuned

01/03/2015

Diario di un niubbo spaziale, episodio 1

Sento il bisogno di fare outing… è da circa un mese che ho cominciato a giocare a Eve Online. :)

Non è stata una decisione facile, tutto è nato dopo aver visto questo strepitoso trailer (che ad oggi considero uno dei video promozionali più belli che siano mai stati creati e trasmessi) che ha riacceso in me il desidero di provarci, anzi di riprovarci visto che già anni fa tentai (fallendo) di giocare a questo gioco.
Tutte le più grandi esperienze multiplayer della mia vita (CounterStrike, Battlefield 2 e Lotro) hanno avuto un inizio travagliato, così è stato per Eve, per cui le premesse per un grande e duraturo divertimento ci sono tutte.

Il gioco è famoso per molti motivi, la sua bellezza attira tantissimi giocatori, allo stesso modo la sua complessità e curva di apprendimento (argomento molto interessante a cui dedicherò un post) impressionano al punto da tenerne lontani tanti altri. Per questo motivo cercherò di riportare le mie esperienze ad Eve sottoforma di diario a puntate, il diario di un “nabbazzo” che ha iniziato a giocare da zero, cercando di sfatare miti e leggende su questo titolo tanto famoso quanto poco realmente conosciuto.

Iniziamo da principio con un aspetto molto dibattuto, per cominciare occorre ovviamente registrarsi e scaricare il client, fin qui tutto banale… o no?
In realtà ci sono due modi per iniziare, il primo è in totale autonomia, si registra un account e si attiva la trial gratuita di 14 giorni; l’altra modalità prevede l’invito da parte di un giocatore già attivo, il nuovo giocatore riceve 21 giorni di trial gratuita al termine della quale può interrompere l’esperienza o pagare regolarmente l’abbonamento e continuare a giocare.
Nel caso continui il giocatore che mandato l’invio alla trial riceve una ricompensa, può scegliere se ricevere un mese di abbonamento o un PLEX (una licenza di gioco per 30 giorni); in genere è prassi che chi riceve il PLEX lo giri al nuovo arrivato, il quale può quindi scegliere se sfruttarlo ricavandone un mese di gioco oppure venderlo per farsi un sacco di isk (la moneta del gioco).

La gran parte degli utenti preferisce vendere il PLEX per ricavarne soldi, una scelta che personalmente non condivido per un semplice motivo, all’inizio la mancanza di isk può apparire un problema, in realtà è una potentissima molla che spinge il nuovo giocatore a darsi da fare, a diversificare le proprie attività in game, e quindi a scoprire le tantissime sfaccettature del gioco e di conseguenza divertirsi.
Non posso dire di essere un giocatore di grande esperienza, ciò nonostante ho già assistito a diverse scenato di altri niubbi come me, che pieni di soldi si lamentano perchè non hanno skill o esperienza per sfruttare tutte queste risorse: farmare o acquistare ISK è relativamente facile, spenderli è facilissimo, ma imparare a giocare e sfruttare le proprie risorse è tutt’altra faccenda, e non sarà certo una carta di credito ben affilata a farvi fare esperienza di gioco.

 

Stay poor, stay hungry and stay busy!

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