05/12/2006

Pessimismo e fastidio… doppio :(

Sono solito cominciare la settimana con il grido liberatorio "Pessimismo e fastidio", si potrebbe ragionare sul significato di questa frase divenuta celebre grazie al cabaret televisivo di bassa lega, sul suo legame con la depressione tipica di quella che alcuni chiamano la generazione X e di cui francamente posso dire di fare parte…
Stavolta però il pessimo è reale e doppio, anche se per motivi diversi e con gravità diversa, cominciamo dal pessimismo più "light".

Dopo un paio di anni di onorata collaborazione, uno dei professionisti più validi che prestava servizio nella azienda in cui lavoro se n'è andato in cerca di fortuna presso altri lidi. Si sa che gli addii sono sempre dolorosi e fonte di lunghi "coccodrilli" (come amava chiamarli il compianto Indro Montanelli), in tutta sincerità però mi sento di affermare che nel suo ruolo, ovvero webdesigner e grafico, il buon Pilpe è stato in assoluto la persona più competente, disponibile e preparata che io abbia mai visto passare nei nostri uffici (in questi ultimi 5 anni di lavoro ne ho vista di gente andare e venire…).
Quindi amico Pilpe buona fortuna, possa il tuo hoopak poggiare sempre su strade nuove e possano le tue borse essere sempre piene di oggetti nuovi e curiosi, speriamo di incontrarci di nuovo, ne sarei onorato :)

Il secondo "pessimismo" purtroppo è assai più triste, è un vero addio, purtroppo oggi è passato a miglior vita Jack, l'ultimo cane che abbiamo accolto in casa…
Quando morì di malattia il precedente aspettammo un po' prima di cercare un sostituto, volevamo un cane appena nato da poter allevare come volevamo facendolo affezionare per bene, volevamo un cane dal pelo corto e liscio e possibilmente con la coda tagliata (datemi pure del crudele, ma i cani con la coda lunga non mi piacciono, è l'unico vizio estetico che impongo…).
Invece quasi per uno scherzo del destino ci è capitato a casa (o meglio, rifilato da un parente…) questo cagnetto di due anni, brutto, puzzolente, col pelo lungo, arruffato e nemmeno fitto, di un colore marrone "fantasy" con ciocche di pelo ognuna di una tonalità diversa e pure con un nome secondo me banale e orribile, Jack…
All'inizio speravamo che sparisse, se ne andasse e non tornasse più, era l'esatto opposto di quello che volevamo, in poco tempo però è riuscito a conquistare tutti con una vivacità che non ho mai visto in nessun cane, con una simpatia spontanea e immediata, con una intelligenza disarmante. Ho sempre visto in televisione la classica immagine del cane che riporta il ramo o la pallina lanciata dal padrone, tra tutti i cani che ho avuto non sono mai riuscito ad addrestrarne uno a fare qualcosa del genere, Jack però lo faceva spontaneamente e con un divertimento che traspariva chiaro come il sole attraverso i suoi occhioni marroni; tornavo a casa stanco e stressato dal lavoro e me lo ritrovavo davanti alla porta d'entrata con la pallina in bocca, bastava dire "pallina" che spariva nei buio della sera e si metteva a cercarne una in mezzo alle foglie e al fango…
Stamattina è stato investito da un'auto, si è trascinato fino a casa su tre zampe, la quarta era attaccata al resto del corpo solo grazie alla pelle, alla fine è morto per il trauma  o per il troppo sangue perso, non saprei dirlo con precisione.

Vivendo nel cuore della campagna lombarda sono sempre stato educato secondo i principi dalla saggezza popolare contadina, con la convinzione che gli animali sono animali e non persone, che vanno trattati come animali, quindi non maltrattati però gestiti senza quella confidenza che ora va tanto di moda e in mancanza della quale si viene subito additati come brutali esseri insensibili…
Da bambino ho assistito all'uccisione dei maiali e vitelli secondo i metodi tradizionali (e non con quell'assurdo massacro fatto oggi a suon di pistolettate nei macelli…), ho provato a uccidere conigli e galline per poi spellarli e mangiarli, sono andato a caccia, questo per dire che la morte di qualche animale non mi ha mai fatto grande impressione, soprattutto se si trattava di animali che prima o poi finivano in padella, e come si suol dire, al palato non si comanda…

Stavolta però qualcosa è cambiato, Jack in solo due mesi ha dimostrato un affetto tale da lasciare interdetti, e la sua morte oggi ha fatto calare in casa un'atmosfera da vero lutto, come non era mai successo prima con nessun altro animale, cane, pesce, canarino che fosse…
Forse siamo noi che abbiamo cominciato a lasciarci influenzare da questo sentimentalismo imperante verso gli animali, forse Jack era davvero tanto diverso dagli altri cani, forse, riprendendo un detto contadino tipico delle mie parti, "gli mancava solo la parola"

Bye Jack :( 

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