05/07/2012
Starcraft II Wings of liberty
E’ da parecchio tempo che volevo parlare di questo gioco, non ricordo nemmeno più quando ho cominciato a girarci attorno, controllando a ricontrollando i soliti store online per ritrovarmelo sempre a cifre folli…
Ho sempre resistito pensando che prima o poi sarebbe sceso ad un prezzo umano, poi di fronte all’evidenza della sconfinata taccagneria targata Blizzard ho ceduto e l’ho comprato, addirittura in edizione digitale… errore numero 1.
Conservo un ottimo ricordo del primo Starcraft, sebbene sia sempre stato più affezionato al filone “Command & Conquer” piuttosto che alle serie rts Blizzard, l’ho sempre ritenuto un ottimo rts, equilibrato, vario, sufficientemente lungo e ben curato.
Memore degli aspetti positivi del predecessore ho affrontato questo sequel con le migliori intenzioni (e ce ne vogliono per sborsare la bellezza di 40 euro per un gioco vecchio di due anni abbondanti…) e fin da subito ho capito di aver fatto un grosso errore, per la precisione il numero 2.
Già perchè nella mia ignoranza crassa, supina, turpe e vergognosa mi ero illuso che questo secondo capitolo della serie proponesse una struttura simile, con campagna terran, protoss e zerg; immaginate l’orchimegalociclosi (termine scientifico per indicare una rotazione testicolare di scala incommensurabile…) che mi ha preso quando ho scoperto che in realtà non solo il gioco è composto da 26 misere missioni, ma che queste sono praticamente tutte affrontate con la fazione dei terran!
Mea culpa il non essermi informato prima… però che diamine… VENTISEI missioni?!?!?
Leggendo qua e la incazzandomi col mondo intero vengo a sapere che in realtà le missioni single player sono una formalità, la vera essenza di Starcraft II è il multiplayer… eh beh “thanks to the dick” verrebbe da dire…
Altro errore da parte mia (e siamo a 3…) ma quelle sanguinosissime 40 euro quindi come si giustificano? E mi spiegate che c’azzecca con questa definizione un gioco che nella sua precedente incarnazione ha fatto del single player la sua ragion d’essere e il vero motivo del suo successo?
Tra me e me penso “vabbè ormai la cazzata l’ho fatta, vediamo almeno di goderci queste poche missioni della campagna single player, del resto vista la quantità industriale di elogi che si è beccato questo titolo devono davvero essere dei mini capolavori…”.
Come diceva quel proverbio? Non c’è due senza tre, e il quarto vien da se?
Ecco quarta cazzata, perchè dovete sapere che non solo le poche missioni sono velocissime (alcune addirittura a tempo), ma addirittura sono del genere ad obbiettivo forzato.
Per capirci si tratta di missioni dove il giocatore è obbligato a raggiungere determinati obbiettivi seguendo tappe obbligatorie spesso da completare nel più breve tempo possibile; insomma se come me adorate le classiche missioni dove 1) creare una base 2)svilupparla 3)creare una difesa impenetrabile 4)creare la più invincibile forza di attacco che possiate immaginare 5) devastare la base avversaria, scordatevi di Starcraft II.
In questo gioco le missioni che troverete saranno quasi tutte con obbiettivi predeterminati e specifici, dovrete difendere qualche miserabile colono in fuga che non è mai in grado di provvedere alla propria sicurezza, dovrete partecipare a qualche assurda caccia al tesoro raccogliendo risorse il più velocemente possibile, dovrete attaccare degli inutili convogli che prima o poi passeranno a prescindere dallo stato della vostra forza d’attacco o della vostra base.
Capiamoci, io non dico che tutte le missioni di un rts debbano essere strutturate tutte nello stesso modo rispettando i miei canoni e le mie preferenze, ma per lo meno mi aspetto un po’ di equilibrio, un mix ragionato di missioni di stampo classico (crea base, crea difesa etc etc etc…) con missioni ad obbiettivi.
Osservando le unità disponibili in game devo ammettere di non aver trovato niente di eclatante ne in positivo ne in negativo.
Si tratta del solito mix di unità estremamente utili e unità estremamente inutili, ragion per cui alla fine vi ritroverete ad usare sempre quelle 2 o 3 più potenti ignorando tutto il resto.
Unico aspetto carino è la possibilità di migliorare le unità e alcune strutture con due upgrade acquistabili mediante crediti (da accumulare completando missioni e obbiettivi secondari), oppure sviluppare dei piani di ricerca basati si tecnologia protoss e zerg con sblocco di ulteriori upgrade, oppure la possibilità di assoldare unità mercenarie speciali da dispiegare sul campo (feature imho inutile che non ho mai sentito la necessità di utilizzare).
La storia! Stavo quasi per dimenticare questo imprescindibile pilastro di questo genere di videogiochi.
Da questo punto di vista Starcraft II è fedele allo stile Blizzard, storie banalissime ed estremamente pompose, personaggi stereotipati all’inverosimile, cutscene altrettanto fasulle e battute ad effetto che ormai sanno di vecchio, anzi di preistorico al punto da dare l’impressione di una certa ripetitività.
Dal punto di vista tecnico il gioco fa il suo sporco lavoro in modo piuttosto egregio, anche se chiaramente giocarlo su configurazioni attuali non può che restituire un’esperienza di fluidità estrema.
Giusto per avere un termine di paragone il gioco ha girato sul mio pc (cpu Intel E8400@4GHz, 4GB di ram, GPU Radeon HD7850) senza mai mostrare alcun tentennamento a dettaglio massimo e risoluzione 1920×1200.
In conclusione non posso che bocciare sonoramente il tanto osannato Starcraft II, ennesima dimostrazione della totale e pietosa sudditanza della stampa specializzata (web e cartacea) nei confronti delle grosse case di produzione.
Il gioco è composto da un numero ridicolo di missioni single player strutturate in modo totalmente assurdo e non equilibrato, con personaggi stereotipati e una storia che nella migliore delle ipotesi possiamo definire banale.
In pratica si tratta di un client multiplayer per Battle.net venduto al prezzo di un gioco single player mantenendo artificiosamente il prezzo a livelli scandalosamente alti per un lasso di tempo ingiustificabile.
Se come al sottoscritto non vi interessa giocarlo in multiplayer girateci alla larga e non fatevi infinocchiare dai fanboys Blizzard :(