19/07/2006

Half Life 2: Episode One

Rieccoci a rivivere le atmosfere degradate (anzi… devastate…) di Half Life 2.
Per chi non lo conoscesse Episode One è la prima espansione per Half Life 2, prima di una serie che verrà distribuita tramite Steam, con buona pace dei tapini che non posso godere di una connessione con un sacco di banda.
Cominciamo subito col dire che questo data disk è una banale espansione della trama, non sono state aggiunte armi ne modalità particolari che possano distinguere questo capitolo dal precedente.
Trattandosi di uno pseudo data-disk anche questo my 2 cents non può che essere alquanto ridotto, dato che di roba da dire effettivamente ce n’è pochina.

La trama di Episode One riprende esattamente da dove si era fermato il secondo capitolo della saga di Half Life, il prode Gordon Freeman, seguito dalla sempre affascinante (e ancora più ammiccante) Alyx, si ritrova sulla sommità della mega torre da dove il perfido Dr. X (o come diavolo si chiamava) stava tenendo il scacco il mondo intero…
Dopo aver sconfitto il suddetto malefico e destabilizzato il nucleo centrale della torre, i due piccioncini si ritrovano a fuggire da quell’orrendo posto, il problema sta nel fatto che tutto sta per essere devastato dal collassamento del nucleo stesso.
Ovviamente voi siete Gordon Freeman, siete l’eroe, quindi dovete correre in soccorso di tutta l’umanità, rientrare stabilizzare il nucleo per dare la possibilità a tutti di fuggire e poi darvela a gambe voi stessi.
Fortunatamente questo data disk non si riduce a questo, diciamo però che conclusa questa fase iniziale siamo già arrivati verso metà del gioco, il che la dice lunga sulla longevità di questo ultimo parto di mamma Valve.

Il gameplay è rimasto lo stesso di HL2, una via di mezzo tra azione e staticità, tra un fps riflessivo con avversari a “ondate” in stile unreal, e un fps frenetico alla Quake 4, insomma quel bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto che in genere non accontenta mai nessuno, figuriamoci nel mondo dei videogiochi, dove l’essere schizzinosi è una caratteristica intrinseca del pubblico giocante…
Personalmente a me questo approccio non dispiace, lo ritengo una sorta di terza via ottima per i neofiti, un ritmo che lascia al giocatore la possibilità di godere degli aspetti tecnici e visivi del gioco, cosa che in un fps frenetico e adrenalinico (come appunto il bellissimo – imho – Quake 4) spesso viene ignorata a causa della tensione dello scontro.
Va da se che però un giocatore abbastanza scafato (o cmq con qualche altro titolo alle spalle) troverà questo ritmo troppo veloce e carente di aspetti tattici per somigliare a un BiA e troppo lento e palloso per somigliare a un Q4, insomma ‘na sola…

Durante le 4-5 ore di gioco che può offrire, questo Episode One non presenta avversari particolarmente ostici o delle sfide sufficientemente soddisfacenti, si incontrano i soliti soldati Combine, un po’ di zombie, qualche mina da disinnescare, un solo insettone volante, qualche formica-leone, un formicone gigante e un misero Strider (detto così fa quasi tenerezza…); l’unica novità sono i Combine zombificati, gli Zombine, i quali però a volte saltano in aria da soli, dato che estraggono una granata e si lanciano verso Freeman in stile kamikaze…. basta un colpo di shotgun ben assestato e il mostro finirà a terra dove la granata da lui stesso attivata lo farà schizzare sulle pareti vicine…

Le armi sono le stesse presenti in HL2, nessun cambiamento da questo punto di vista; purtroppo a differenza di HL2 non c’è nessuna sezione a bordo di qualche mezzo di trasporto, cosa che personalmente avrei gradito parecchio, se non altro per il fatto che avrebbero aiutato a spezzare un po’ il ritmo dell’azione.

Dal punto di vista tecnico il gioco ovviamente riprende lo stesso blasonato (ma ormai un po’ vecchietto) motore di HL2 con l’aggiunta degli effetti legati alla luminosità (c’è la possibilità di selezionare Bloom o HDR).
Credo che l’HDR sia stato implementato anche via software, dato che ho potuto abilitarlo anch’io pur non essendo dotato di una scheda video che lo supporta in hardware.
La differenza si vede, soprattutto guardando direttamente le fonti di luce, la mia personale perplessità sta nell’utilità di tutto questo, dato che viste con l’HDR abilitato le fonti di luce sembrano dei “piccoli soli” che fanno sembrare ben più dettagliate le fonti di luce che non usano questo effetto, vedere gli screenshots per credere…
Per il resto tutto è rimasto tale e quale ad HL2, pertanto per giocarlo sarà sufficiente una macchina di 2 anni fa, con almeno una GeF 6600 o una Radeon 9500.

In definitiva credo non ci sia molto da dire, il gioco è soltanto una specie di HL2 tirato per i capelli, una forzatura che presa
singolarmente avrebbero fatto meglio a non pubblicare, staremo a vedere come continueranno le vicende del prode Dr. Freeman…
Ad essere sincero non so nemmeno quanto costi questo Episode One, certo è che imho anche solo 20 $ sarebbero un furto colossale, secondo me 10 $ dovrebbero essere il prezzo massimo che si potrebbe chiedere per un data disk di una longevità così ridicola (finito in 4-5 ore di gioco circa…) e con un tasso di innovazione prossimo allo zero…

Per concludere beccatevi sta trafila di screenshots, al solito io da diffidente DOC dei vari filtri e ammennicoli vari ho voluto sbatterci la cucuzza attivando e disattivando AF, FSAA, Bloom HDR e Full HDR.
Obbiettivamente è impossibile non notare l’HDR, utile l’AF, rimango ancora perplesso riguardo al FSAA, specialmente a risoluzioni superiori alla 1024×768 (ovviamente tutto va valutato in rapporto alla dimensione del display…).

Diciamo che in definitiva sono tutte cose belle dal mio pdv, la perplessità che mi rimane è: quanto di tutto questo è realmente percepibile durante uno scontro a fuoco in un fps?

Ai posteri l’ardua sentenza :)

Intanto beccatevi un paio di screenshots, non sono molto ma danno abbastanza bene l’idea di cosa sia l’High Dynamic Range e di come influisca sulle sorgenti luminose di una scena.

3_4_fullhdr_af16x_fsaa6x.jpg   test1_3_hdr_full.jpg

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